Ieri sono tornata al lavoro… non l’avessi mai fatto!! Stavo malissimo anche se in ufficio c’era un clima equatoriale, senza voce e con la febbre. Oggi sono rimasta di nuovo a casa e domani lo stesso, non mi muoverò dal letto: devo guarire per bene prima di uscire di nuovo!!
Intanto, mi è venuto in mente che non ho ancora parlato della nuova macchina per il caffè Nespresso comprata la scorsa settimana. Dopo 3 anni di onorata carriera, purtroppo la vecchia Krups Essenza manuale color salvia ci ha lentamente abbandonati, iniziando ad andare sempre più spesso in blocco (pareva avere problemi alla scheda, infatti non riscaldava abbastanza l’acqua e i caffè nell’ultimo periodo venivano cattivi).
E’ un pò paradossale che io vi parli di caffè, visto che non ne prendo quasi mai perchè mi agitano, ma una recensione, anche “mini”, mi è stata richiesta. No, non dal signor Nespresso, e nemmeno da George Clooney (magari…), ma dal mio maritino, vero appassionato a questo caffè che da oltre 3 anni ne elogia le caratteristiche e lo sponsorizza a parenti e amici. Neanche fosse pagato dalla Nespresso!
La Nespresso è una società del gruppo Nestlè che produce caffè in capsule e le relative macchinette per il caffè. O almeno così ha iniziato, adesso vende anche tutta una serie di accessori (dai biscottini alle tazzine, dai portacapsule allo zucchero in bustina…) che, devo dire, a volte sono anche fashion. Nespresso ha adottato la politica aziendale di non vendere le capsule nei supermercati, solo le macchinette si possono trovare nei grandi centri di elettronica (tipo Mediaworld), ma tutto il resto bisogna ordinarlo online, oppure per telefono o fax. In alternativa in alcune grandi città ci sono le “Boutique Nespresso” dove si può acquistare direttamente tutto, capsule comprese. Anche a Firenze ce n’è una, e si trova dentro la Coin di via dei Calzaiuoli, praticamente a 100 metri da Palazzo Vecchio.
E noi mercoledì scorso siamo andati proprio lì a comprare la nuova macchinetta, soprattutto dopo aver saputo che c’è una promozione sulla rottamazione: portando la vecchia macchina ti fanno uno sconto di ben 70 euro sull’acquisto di una nuova (100 euro se compri una di quelle più costose). Noi eravamo partiti per riprendere lo stesso modello, anche per problemi di spazio, ma visto che le macchine manuali non le fanno più abbiamo dovuto scegliere fra quelle automatiche e ne abbiamo presa una ancora più piccola della precedente: la Citiz della De Longhi, colore nero. E’ ancora più stretta dell’altra e sta bene accanto al microonde.
Abbiamo provato il caffè fatto con questo nuovo gioiellino (gioiellino sì, l’abbiamo pagato 109 euro detratti i 70 euro della rottamazione!!) e ne siamo davvero soddisfatti. Il fatto che poi si possa impostare la lunghezza del caffè (premendo il tasto esce sempre la stessa quantità di caffè impostata la prima volta) è una comodità che in passato avevamo sottovalutato: usando tazzine di diverse dimensioni era difficile capire ogni volta quale era l’altezza giusta.
Per gli amanti del caffè rovente, quello che ti ustiona le labbra e la lingua, sconsiglio il sistema Nespresso: il caffè viene caldo, ma non come quello fatto con la moka.
Consiglio l’acquisto invece a chi, come noi, non beve molti caffè, ma quando ne prende uno vuole che sia speciale, costi quel che costi!! Perchè in effetti costa: oltre al prezzo della macchinetta che circa una volta l’anno ha bisogno del suo kit decalcificante (10 euro), le capsule costano circa 0,40 euro ciascuna e le vendono in scatole da 10.
In compenso si ha la possibilità di scegliere tra 16 gusti classici più alcuni limited edition: adesso ad esempio ci sono quelli aromatizzati al caramello, alla mandorla e alla vaniglia in edizione limitata, molto particolari. A noi piacciono praticamente tutti tranne un paio (il Cosi e il Decaffeinato Intenso), poi i caffè con questo sistema secondo noi vengono veramente bene, addirittura con sopra la cremina come al bar!
Voto: 9
P.S. Stavolta la recensione l’ho fatta io, ma la prossima volta se ne occuperà il diretto interessato!! Ci siamo capiti??