Ecco la seconda parte della visita a Torino, il lunedì. Purtroppo prima di prenotare il viaggio non ci eravamo accorti che il lunedì a Torino è il giorno di chiusura dei musei… Abbiamo avuto fortuna a trovare aperti un paio di musei che volevamo visitare…
Basilica di Superga
Il lunedì mattina, sempre dopo il lungo rito della colazione, abbiamo preso l’autobus per la stazione di Sassi da dove abbiamo raggiunto la Basilica di Superga tramite una simpatica tranvia vecchio stile.
Prima di arrivare alla stazione della tranvia, ci siamo fermati alla Chiesa della Gran Madre di Dio, proprio davanti al Po’. La chiesa è molto particolare, anche all’interno: è a pianta circolare, non molto grande ma con tante statue. Circolano molte leggende su questa chiesa tra cui quella che vi sia nascosto il Sacro Graal o che all’interno della chiesa si senta sempre una strana sensazione di freddo . Noi non l’abbiamo sentito, anzi fuori aveva iniziato a nevicare e in chiesa c’era un teporino…
Dopo questa breve sosta, continuiamo il viaggio verso Superga. Dalla stazione di Sassi abbiamo preso la cosiddetta “Dentiera”, una ferrovia a cremagliera che percorre 3 km circa in salita, raggiungendo la cima della collina di Superga (650 mt) in mezz’ora. Qui devo dire che siamo stati un pò sfortunati , abbiamo trovato nebbia, freddo e 30 cm di neve: la nebbia non ci ha permesso di fotografare Torino dall’alto e di goderci appieno il viaggio in tranvia, il freddo ci ha congelato le ossa facendoci visitare tutto velocemente, la neve… beh almeno quella un pò ci è piaciuta, soprattutto quando abbiamo cominciato a tirarcela!
Nel poco tempo che abbiamo avuto a disposizione a causa del freddo, abbiamo visitato la basilica, che dopo le spiegazioni del giorno prima della guida di Venaria ci è apparsa molto meno “misteriosa”. La basilica di Superga è piccola e molto curata e gli abitanti di Torino ogni anno secondo la tradizione, una domenica di maggio la raggiungono a piedi per chiedere le grazie alla Madonna.
Purtroppo non abbiamo potuto vedere le Reali Tombe dei Savoia perchè la visita guidata iniziava troppo tardi e avremmo perso il pomeriggio e neanche la lapide di commemorazione dei giocatori del Grande Torino perchè la strada per arrivarci era ghiacciata. Per questo siamo tornati in centro dopo circa un’ora.
Costo risparmiato con la card: 8,50 euro (3,00 euro biglietti autobus + 5,50 euro tranvia a/r)
Voto: 7
Mole Antonelliana e Museo del Cinema
Ci eravamo tenuti Superga e la Mole per il lunedì dal momento che tutti gli altri musei e attrazioni a Torino sono chiusi proprio questo giorno della settimana.
A dire la verità anche il giorno di riposo settimanale della Mole Antonelliana è il lunedì, ma noi siamo andati durante il ponte dell’8 dicembre ed abbiamo avuto la fortuna di trovarla aperta in via straordinaria.
Dopo un pranzo veloce in un bar lì vicino, siamo saliti nel primo pomeriggio sulla Mole (se ve lo state chiedendo: la fila di numeri rossi disposti su un lato della Mole sono i primi numeri della Serie o Successione di Fibonacci, messi lì da un famoso architetto… Queste cose non le capirò mai!! ). Fortunatamente abbiamo trovato pochissima fila per prendere l’ascensore e in pochi minuti ci siamo ritrovati sulla cima della Mole a gustarci un panorama mozzafiato! Da lì infatti si vede tutta Torino e le Alpi che la circondano. Anche l’ascensore per arrivare sulla cima è un’attrazione: è fatto in cristallo trasparente e si trova proprio nel centro della sala principale del Museo del Cinema, la sala del Tempio (quella con le chaise long dove proiettano filmati, documentari e cortometraggi su due schermi giganti). E’ velocissimo e in meno di un minuto raggiunge gli 85 metri di altezza della terrazza panoramica. Per cui, sia perchè è trasparente, sia per la velocità, lo sconsiglio caldamente a chi soffre di vertigini o problemi legati all’altezza!
Dopo le ovvie foto di Torino dall’alto, stile cartoline, siamo tornati giù nel museo. Devo dire che ci ho messo un pò a convincere genitori e suoceri a visitare un museo del cinema, in quanto sostenevano tutti di non essere molto appassionati al genere, e invece… una volta dentro non volevano quasi più uscire. Infatti il museo è incentrato prevalentemente sui grandi classici di una volta, i film di quando erano giovani. Dalle locandine agli oggetti ripresi dai set, dalle illusioni ottiche e le “lanterne magiche” alle sale tematiche, tutto è affascinante e coinvolgente. La cosa che hanno preferito è stata la sala del Tempio, dove hanno voluto vedere entrambi i filmati da 20 minuti sulle comode chaise long (talmente comode che ad un certo punto qualcuno aveva anche chiuso gli occhi e ronfava allegramente…).
Noi invece, dal momento che c’eravamo già stati, dopo aver rifatto le foto che avevamo perso, abbiamo visto la mostra temporanea “Diversamente vivi. Zombi, vampiri, mummie, fantasmi”, una sorta di percorso a tappe dove venivano spiegate le origini di quei mostri nella cultura popolare: non male!
Voto: 10
Dopo aver passato tutto il pomeriggio lì, siamo andati a comprare alcuni “souvenirs mangerecci” in uno dei tanti bar/cioccolaterie che si trovano in giro per Torino: eh sì, a Torino non fanno solo i gianduiotti, ma cioccolatini di tutti i tipi che, fanno impazzire anche chi, come me, non è dipendente dalla cioccolata! E una volta portati a casa sono spariti in breve tempo…
In tutte le vie principali del centro poi c’erano diversi tipi di luminarie perchè ovviamente eravamo vicini al Natale… Sotto questo punto di vista Torino è davvero fantastica!! Tornando verso l’hotel siamo passati da Piazza San Carlo dove era stata anche allestita una interessante mostra fotografica.
Trattoria Cerere
La sera siamo andati al ristorante tipico piemontese Cerere consigliato dal receptionist dell’hotel. Finora infatti, un pò per non rubare troppo tempo alle visite, un pò perchè dovevamo mettere d’accordo tutti (e non era facile…), non eravamo ancora riusciti a mangiare in un ristorante tipico. Finalmente ce l’abbiamo fatta proprio l’ultima sera che passavamo a Torino !!
La Trattoria Cerere è a due passi dall’hotel Luxor, in una strada abbastanza tranquilla. Dall’esterno il posto è poco visibile, ha solo due porte a vetri illuminate e una piccola insegna. Dentro il locale è piccolo, composto solo da due stanze abbastanza strette e lunghe, in totale saranno una ventina di posti, non di più. Il menu è quasi tutto a base di carne tranne un paio di piatti con il baccalà, ma comunque tutto tipicamente piemontese. I prezzi sono piuttosto bassi e la qualità è medio/alta. Propongono anche dei menu a 25 euro con 2 antipasti, 2 primi, 2 secondi, e quella sera tutti hanno scelto quello. Tutti tranne io, che mi sono presa un bel tagliere di salumi misto (erano solo salami!!) e un filetto ai porcini. Tutto buonissimo, peccato che la mattina dopo ho avuto qualche problemino per il grado di cottura della carne (mi fa male la carne troppo cruda!). Agli altri è piaciuto il menu, in particolare gli antipasti (un tortino e un carpaccio). I primi (tortelloni e tagliatelle ai funghi) erano anche quelli molto buoni, ma un pò pesantini. I secondi (spezzatino di cinghiale e arrosto di manzo) erano mediocri, perchè pesanti e asciutti, ma mangiabili. Ovviamente abbiamo anche assaggiato i dolci ed erano molto buoni. Alla fine la spesa è stata di una trentina di euro a testa, poco rispetto a quello che abbiamo mangiato. Rapporto qualità prezzo ottimo!
Voto: 7
Dopo cena abbiamo cercato di digerire il più possibile nel breve tratto di strada che ci separava dall’hotel, ma forse non sarebbe bastata neanche un’ora di spinning…