Ciao a tutti,
prima di partire per le vacanze (quelle serie stavolta!), volevo parlarvi del mio recente viaggio a Marsa Alam.
Intanto, in breve alcune novità sul blog:
- aggiunta a destra la possibilità di seguirmi tramite Bloglovin e NetworkedBlogs oltre che con l’email alert e i feed RSS,
- ancora attiva l’iniziativa “1 regalo per 1 consiglio” dove porterò un regalo a chi mi darà il miglior consiglio su cosa comprare negli States.
Ed ora passiamo al resoconto del viaggio.
Con questo breve articolo su pro e contro del mio viaggio vorrei sfatare alcuni luoghi comuni che si dicono in giro su questo posto e, più in generale, sull’Egitto.
Premetto che il viaggio nel complesso mi è piaciuto anche perchè, soprattutto in quel periodo, avevo proprio bisogno di staccare un pò la spina.
PRO
- prezzo del viaggio: una settimana in pensione completa in un ottimo villaggio 3 stelle (Sol Y Mar Dar el Madina) è costato meno di 700 euro a persona incluso il volo. Considerate però che l’avevo comprato 6 mesi prima ed avevo uno sconto di 900 euro a coppia acquistato su PrezzoFelice;
- mare: il fondale è fantastico! Lo snorkeling è stata la cosa più bella di tutta la vacanza!! Abbiamo visto (e fotografato) non so quanti pesci ed altri animali marini! Vale la pena andarci anche solo per questo! Ho fatto anche arrabbiare un pesce balestra un pò troppo territoriale, per fortuna me ne sono andata prima di beccarmi un morso, che ho invece ricevuto sulla scarpa senza conseguenze da un piccolo pesciolino irascibile… (che potete vedere nelle foto sotto)
- plumerie: altro motivo per andare in questo villaggio!!! Ci sono decine di alberi di plumerie profumatissime e come sapete io sono innamorata di questo fiore… Ho fatto una vera e propria aromaterapia!
- pasti: al contrario di quello che ci era stato detto prima di partire, abbiamo mangiato bene. C’era abbastanza varietà e poco “riciclo” di piatti del giorno prima. Certo, neanche minimamente paragonabile al Club Med Columbus Isle alle Bahamas, ma quello sì che era davvero il paradiso…
- camere: belle e pulite, ne abbiamo viste 2, nella prima, intorno alla piscina ci siamo stati per una sola notte e a parte le formiche era abbastanza pulita; la seconda dove abbiamo trascorso il resto della settimana era pulitissima e profumatissima e il cameriere ci faceva trovare addirittura le decorazioni con asciugamani e fiori sul letto.
- acqua potabile: sempre contrariamente agli avvertimenti raccolti prima della partenza, con l’acqua del rubinetto ci si poteva lavare tranquillamente i denti senza morire avvelenati! E le bibite al ristorante erano potabili perchè venivano fatte con l’acqua imbottigliata (quella delle bocce) e non con l’acqua corrente.
- capovillaggio egiziano molto gentile, efficiente e professionale (quello italiano un pò meno…): in poco meno di mezz’ora ci ha cambiato camera dopo un’invasione notturna di formiche giganti e un problema con la serratura della porta-finestra! Inoltre era sempre presente e pronto a risolvere qualsiasi problema.
- (alcune) guide: simpatiche e disponibili, in particolare quelle egiziane, che più di una volta ci hanno salvato dall’assalto dei venditori o hanno trattato per noi.
- oggetti “poco originali”: partendo dal concetto che qui anche le farmacie vendono prodotti contraffatti (ne ho le prove!!) e che di originale qui c’è davvero ben poco a parte le piramidi, devo dire che anche i “tarocchi” sono davvero ben fatti e costano il giusto. Poi si può trattare e il prezzo scende, ma non più di tanto: c’è crisi anche per loro…
- escursione alla baia delle tartarughe: economica (20 euro a persona + il costo dell’attrezzatura) escursione di una mattinata in una baia a 15 minuti di pullman dall’hotel. Abbiamo visto una tartaruga grande più di un metro e la guida che era con noi mi ha preso la macchina fotografica, si è avvicinato a lei e… click! Stessa cosa quando ci siamo avvicinati alla barriera corallina: il click però stavolta è toccato al pericoloso pesce scorpione…
CONTRO
- mare freddo ed agitato ad aprile: abbiamo avuto la fortuna di trovare un hotel con la barriera corallina ed uno splendido pontile da cui potersi immergere, ma il problema era l’acqua fredda ed il vento a volte molto forte. Per fortuna la baia dell’hotel aveva l’acqua molto bassa e calda e ci si poteva avvicinare fino alla barriera corallina. Quando abbiamo fatto l’escursione nella baia delle tartarughe abbiamo dovuto noleggiare le mute che hanno causato uno strano sfogo (puntini rossi) a mio marito per un paio di giorni.
- meduse: la spiaggia era invasa da meduse che gli animatori sostenevano essere non urticanti, ma soprattutto vicino al pontile davano davvero fastidio a chi si voleva buttare in acqua perchè restava addosso una fastidiosa patina viscida! E poi io non ero così convinta che non fossero urticanti, infatti dopo averne toccate un pò sulle mani restava una leggera sensazione di prurito…
- scarsa organizzazione soprattutto nelle escursioni: molte guide davano un’indicazione e poi facevano tutt’altro, ci siamo quasi persi nel tempio di Karnak!
- animazione InViaggi… da rianimare! Non ai livelli della Sardegna, ma quasi. Troppo giovani, inesperti e alcuni anche svogliati, sembrava volessero farsi loro la vacanza. Si salvavano forse il capo animatore e un altro. Il Veraclub di Rodi resterà per sempre un sogno… Inoltre le attività lasciavano moooolto a desiderare: l’animatore addetto alle attività sportive in tutta la settimana ha fatto snorkeling solo il giorno in cui eravamo a Luxor perchè negli altri giorni secondo lui c’era troppo vento e non voleva rischiare di ammalarsi prendendo freddo (ma se siamo quasi al tropico e disponete di mute???), il beach volley e le bocce non erano alternative per noi allettanti. Per fortuna avevamo portato le maschere ed andavamo da soli a fare il bagno… Altri tipi di attività non le ricordo… Gli spettacoli della sera erano passabili, senza infamia e senza lode (verrà mai approvata una legge mondiale di abolizione delle canzoncine dei villaggi turistici? Questa era davvero odiosa!).
- escursione a Luxor: una mazzata! 12 ore in pullman per vedere 2 templi diroccati e 3 tombe (senza guida all’interno) sotto il sole del Sahara e circondati da un’orda di venditori ambulanti che spintonavano e non ti facevano passare tentando di affibbiarti ogni tipo di souvenir/cianfrusaglie da turisti. Delusione totale e soldi buttati (oltre 100 euro a testa!!!).
- poca sicurezza nelle camere al piano terra: uno dei motivi che ci ha portato a farci cambiare camera è stato che la porta-finestra che dava sulla piscina non si chiudeva, per cui appena arrivati ci siamo ritrovati in camera prima una bambina tedesca, poi una signora italiana che non avevano capito di aver sbagliato stanza. Anche nella seconda stanza che ci avevano assegnato c’era lo stesso problema, ma era al secondo piano e stavamo tranquilli. Alla fine abbiamo capito che non erano rotte le serrature, bensì montate TUTTE al contrario per cui erano impossibili da chiudere!! Per fortuna le cassaforti funzionavano.
- i venditori al villaggio: uno stress continuo! La parte peggiore per me di tutta la vacanza. Ok che con loro bisogna trattare sempre e comunque, ma con la crisi che c’è oggi, si sono incattiviti ed hanno imparato delle tecniche di marketing per rifilarti qualunque cosa: eravamo da poche ore nel villaggio e già avevamo speso un sacco di soldi in essenze (che poi non sono tanto sicura che siano davvero pure come sostenevano loro…). Con la scusa del “vi offro un thè”, “siete sempre i benvenuti nel mio negozio”, “siete italiani?” (ovvio che lo siamo, il villaggio è italo-tedesco ma l’unico volo arrivato di sabato mattina è da Bologna!), ecc. ti agganciavano per trascinarti nel loro buco di negozio tentando di venderti di tutto. Tutti hanno vissuto un pò di tempo in Italia dove hanno imparato la nostra lingua e quasi tutti dicevano di chiamarsi con un nome italiano (ovviamente fasullo) facile da ricordare. I peggiori sono i venditori di essenze: nel nostro villaggio ce n’erano 2, il primo ci ha incastrato appena arrivati attirandoci nel suo “covo” con la scusa del thè (“mi offendo se non lo prendete”) e dopo oltre un’ora di inutili chiacchiere siamo usciti da lì con diverse decine di euro in meno e due flaconi di essenze. Poi per fortuna non l’abbiamo più visto per tutta la vacanza. Il secondo venditore di essenze, quello più giovane, è stato molto più subdolo: ci fermava ogni volta che passavamo per convincerci a comprare ed ogni volta ci diceva una cosa diversa, a partire dai prezzi che all’inizio erano bassi (infatti ci mangiavamo le mani per aver già comprato dall’altro) per poi magicamente alzarsi l’ultimo giorno quando gli avevamo promesso che gli avremmo comprato un profumo. Inoltre quando gli abbiamo chiesto lo sconto ci ha riso in faccia e si è arrabbiato… Con noi si spacciava per un amico, parlava male degli altri ospiti del villaggio e l’ultimo giorno ci ha detto che pensava che anche noi fossimo scorretti come tutti gli altri! Una persona davvero pessima!
Scusate, mi sono dilungata più del previsto…
Nel complesso comunque siamo stati bene e tornassi indietro rifarei il viaggio, ma dopo questa esperienza starei più attenta ad alcuni aspetti per evitare di restare fregata di nuovo (cambierei ad esempio il rapporto con i venditori concedendo meno confidenza e non rifarei l’escursione a Luxor).
Voto complessivo: 6
[…] Photocredit: fpx.it/pam […]
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