Ciao a tutti,
solo due parole per raccontarvi come è andata la festa di Natale all’Hard Rock Cafè il mese scorso, visto che in molti me l’avete chiesto!
Allora, come già vi avevo anticipato, ho indossato l’abito Il Sogno ed in effetti ho ricevuto tanti complimenti per la scelta, è piaciuto molto!! Se volete vedere qualche foto di quella sera, andate qui e potrete vedere anche la clutch simil-Alexander Mc Queen già usata per le foto degli abiti del giveaway. L’ho comprata per pochissimi euro in un negozio ai Gigli, lo stesso dove ho comprato l’abito Vorrei ma non posso, negozio che prima di allora avevo sempre snobbato ma da quando ho trovato questi splendori, adesso è una mia tappa fissa!
Ma partiamo dall’inizio: sono uscita un pò prima dal lavoro per prepararmi, doccia, shampoo, trucco e parrucco, ovviamente tutto self-made! Nessun parrucchiere, truccatrice o estetista, anche perchè se dovevo affidarmi alle “truccatrici” (= commesse) di Sephora che per un banale trucco da giorno quasi invisibile ci mettono più di mezz’ora, altro che qualche ora di permesso, avrei dovuto prendere un’intera giornata! Per non parlare dei parrucchieri di Jean Louis David, che ormai non mi accontentano più neanche per una piega!!
Alla fine ho optato per un trucco abbastanza evidente: per gli occhi ho usato una matitona color oro Postquam, (una marca spagnola di cosmetici e makeup di buona qualità di cui vi parlerò a breve) che ho comprato qualche mese fa online scontata, poi qualche ritocco con alcuni colori (i dorati e un marrone) della Book of Shadow IV che adoro, kajal nero Sephora e infine il mascara Maybelline Volume Express con la polvere allungante Essence. Per le labbra invece matita color vinaccia Lord & Berry comprata a saldo insieme al suo temperamatite ovale in un negozietto vicino casa dei suoceri e gloss Evagarden trovato in una Glossybox. Non ho esagerato insomma, il trucco c’era e si vedeva ma non stonava.
Per i capelli ovviamente piastra GHD. What else? (come dice George)
Siamo partiti da casa poco prima delle 19 e grazie al devastante traffico fiorentino siamo arrivati dopo più di un’ora. Considerate che dopo aver parcheggiato la macchina a Santa Maria Novella, mi sono fatta anche un bel pezzo di strada a piedi col mio fido tacco 12, che per una volta avrei quasi, e sottolineo il quasi, scambiato con un paio di ballerine (ma che sto dicendo… giammai succederà!!!). Faceva freddo, parecchio freddo, il termometro in macchina segnava qualche grado sopra lo zero quando abbiamo parcheggiato.
Appena arrivati all’Hard Rock Cafè, dopo l’applicazione del braccialetto identificativo (come nei migliori villaggi turistici) e la coda al guardaroba a lasciare i cappotti ultrapesanti perchè da fuori a dentro al locale c’erano almeno 30° di escursione termica, è iniziato il giro dei saluti. Un pò di persone me le ricordavo dalle cene degli anni scorsi, altre invece erano per me facce nuove… E’ sempre piacevole per me partecipare a queste cene, la banca dove lavora mio marito è parecchio unita e sono tutti molto simpatici e disponibili!! Anche quella dove lavoro io eh!! Solo che difficilmente organizzano feste così “in grande” a cui possono partecipare anche i parenti, per cui non c’è molto modo di socializzare!!
Ma la parte divertente è iniziata dopo: voi sapete cosa è un flying buffet? Ecco, io prima di quella sera non lo sapevo, ma l’ho subito imparato: in sostanza i camerieri con enormi vassoi pieni di piccolissimi stuzzichini escono dalla cucina e vengono attaccati dalle “cavallette” (alias 260 persone affamate!) in modo tale per cui fatti due metri il vassoio è vuoto. Moltiplicate questa scena per una mezza dozzina di camerieri e per un paio di ore di tempo e capirete perchè inizialmente mangiavano solo i pochi fortunati che si erano piazzati in piedi “casualmente” proprio davanti alla cucina. Ma la fame di quelli lontani dalla cucina ha spinto la ricerca di una soluzione alternativa: infatti dopo mezz’ora i camerieri hanno iniziato letteralmente a “passare dal retro” ovvero uscivano dal locale (vi ricordo che fuori la temperatura era sotto zero!!) per rientrarci attraverso una porta di sicurezza così da ritrovarsi in mezzo ai poveri affamati che non avevano ancora mangiato niente. Problema risolto.
Per quanto mi riguarda, inizialmente noi eravamo davanti alla cucina, poi ci siamo spostati dall’altra parte della sala quando abbiamo visto i camerieri sbucare magicamente fuori dalla porta di sicurezza. In buona sostanza avevamo sempre vassoi pieni di ogni ben di Dio sotto mano. E non ci siamo risparmiati. Dukan quella sera per noi era solo un simpatico pensionato francese che ha scritto qualche libro , ma d’altronde la dieta l’avevamo già finita essendo nella quarta fase, ora stiamo solo mantenendo il nostro peso e direi che dopo queste feste in cui abbiamo mangiato l’impossibile, ci stiamo riuscendo (la bilancia stamattina sentenziava un ottimo -7,8 Kg rispetto a prima della dieta!!).
Ma torniamo ai vassoi: più che un’apericena si trattava di tanti stuzzichini, tipo tartine o frittini. Io ho mangiato principalmente cose fritte, dal momento che tutto il resto aveva formaggio e a me non piace, quindi ho saccheggiato i vassoi con i gamberi fritti con salsa al mango, il pollo fritto, gli spiedini di carne, l’hummus con i gamberi e poco altro. Mio marito in aggiunta ha mangiato anche i mini hamburger, il risotto ai funghi e vari tipi di tramezzini.
Poi è iniziata la musica: sul palco c’era un gruppo di “non più giovanissimi” (non so come altro descriverli!) che però hanno suonato molto bene pezzi rock degli anni ’70 e ’80. E dopo gli auguri di rito dei vertici aziendali, hanno portato i mini dolci che sono riuscita fortunatamente ad arraffare a piene mani perchè erano davvero mini mini mini… Ad un certo punto mentre avevo 4 bicchierini in mano mi giro e vedo mio marito che ne aveva altrettanti: che gioia, così non avrei dovuto dividerli!
Da qui a fine serata (quasi l’una di notte) c’è stato un susseguirsi di canzoni, con tanto di folla sotto il palco che ballava: ad un certo punto è pure partito un trenino per tutto il locale, come nelle migliori tradizioni festaiole!!
Prima di andare via, ci hanno anche dato un omaggio: la pendrive a forma di chitarra dell’Hard Rock Cafè, un regalo graditissimo!! Ovviamente alcuni sono rimasti fino all’ultimo (i soliti irriducibili che in discoteca facevano chiusura) costringendo i camerieri a buttarli fuori, tra cui la sottoscritta, ma che ve lo dico a fare, tanto ormai mi conoscete…
Gli Hard Rock Cafè non mi hanno mai deluso. Adoro quel tipo cucina seppur poco leggera e anche l’ambiente lo trovo molto cool, con i cimeli e foto di famosi musicisti e cantanti. Ho trovato molto carina l’idea di organizzare una cena fra colleghi in un posto così informale. Mi sarei divertita sicuramente anche io! 🙂
Forte la pendrive a forma di chitarrra *_*
Anche io adoro le baby back ribs come le fanno loro ed anche l’antipasto misto che è davvero gigante, oltre che i vari cocktail (soprattutto gli analcolici, ma anche l’hurricane… 🙂 ). Da quando hanno aperto a Firenze ci sono stata diverse volte (mio marito vivrebbe solo delle costolette all’americana che fanno lì!!), per non parlare di quando viaggio, è sempre una garanzia l’Hard Rock Cafè!! Essendo poi stata diverse volte negli States, me ne sono girati diversi, ma per ora quello di Honolulu non lo batte nessuno a bellezza!! Oltre a questo di Firenze ovviamente!! 😀
Sai che anche io non avevo mai visto quel genere di gadget nello store? Forse è una novità!! E’ tipo questa http://www.amazon.com/Guitar-Shape-FLash-Drive-Black-White/dp/B0090WVYO0/ref=pd_cp_pc_2 ma con il logo dell’Hard Rock Cafè! 😉
Fighissima la chiavetta!
Stavi benissimo! Io per una serata non ci sono mai stata, ho visitato, da turista,
quello di New York a Time Square e comunque come genere mi piace.
Scusa se cambio argomento: io sto ancora cercando di dare un aspetto decente ai miei capelli…………..da Polverini di Pistoia ho fatto una cura , con i loro prodotti naturali, ed almeno la caduta si è fermata, però la struttura è proprio bruttina! Domani vado a fare un bagno di colore , vediamo se almeno riacquistano un po’ di lucentezza.
CIAO
Grazie Sabrina!! A New York non sono ancora mai stata (per ora…) ma quando ci andrò sicuramente l’HRC sarà una tappa obbligata!!
Per quanto riguarda i capelli ti capisco, anche perchè recentemente ho qualche problemino anche io con la caduta (e senza fare lisciaggi brasiliani!!). Fai bene a provare un colore, poi prova ad usare Crine Tempestose di Lush (c’è un negozio a Firenze ed uno a Pisa dove magari ti puoi far dare un campioncino oppure puoi comprarlo sul loro sito). Ti sconsiglio di usare prodotti con siliconi che alla lunga soffocano i capelli. Comunque qualsiasi cosa tu utilizzerai adesso, non passarlo sulla cute ma solo su lunghezze e punte, altrimenti rischi di vanificare la cura che ti ha fermato la caduta!!
A presto 🙂
Il flying buffet mi mancava…
Pensa che esiste davvero!! 😛
Tutti ci domandavamo cosa fosse dopo averlo letto nell’invito, poi abbiamo capito che altro non era se non un metodo per dimagrire: dovevi correre da una parte all’altra della sala rincorrendo i camerieri con i vassoi che si svuotavano in pochi secondi, quindi per ogni tramezzino che riuscivi a mettere in bocca perdevi 2 etti. 😀
Sono contenta che ti sia trovata bene e che ti sia goduta la serata..io preferisco andarci anche tra settimana quando c’è qualche gruppetto che mi piace ( tipo cover u2..o coldplay ecc) a mangiare..effettivamente lo trovo un pò caruccio..ma per un dopo cena ci sta tutto!
In effetti non è economico, ma le porzioni sono giganti per cui basta in genere un piatto a testa… Pensa che spesso non prendiamo neanche il dolce (anche perchè generalmente sono pesantucci…)!! Poi se avevi la tesserina (almeno fino settembre scorso) accumulavi punti con gli acquisti e li potevi scalare dal conto del ristorante, adesso hanno cambiato sistema, non so come funziona! Devo indagare…. 🙂
Hahahahaha dai che bel racconto! Dev’essere stata una bellissima serata 🙂
Già, serata fantastica!! 😀
Che bella serata tra l’altro adoro la musica anni 80 😀 e neanch’io sapevo cosa fosse un flyng buffet ma grazie alla tua descrizione se dovesse capitarmi so già come organizzarmi!! P.s. mi hai fatto morire quando hai fatto la descrizione del braccialetto da villaggio turistico xD
Ciao Luisa,
sono contenta di esserti stata utile, anche io ho imparato una cosa nuova!! 😉
Ma quella del braccialetto è vera, forse in qualche foto si vede pure, è uguale uguale!! 😛