sono di nuovo a casa, dopo questo viaggio meraviglioso dove ho riempito le mie valigie con tanti bei ricordi, nuove amicizie, un nuovo iCoso e soprattutto una vagonata di make up!!
Ma andiamo con ordine.
Il giorno prima di partire non è stata una bella giornata: sebbene reagisca sempre con ottimismo a tutto quello che mi succede, sembrava che stesse iniziando una fase di sfiga con una serie di eventi negativi concentrati in poche ore. Ma già il giorno dopo, mi è bastato arrivare all’aeroporto (alle 5 del mattino per la cronaca!!) per lasciarmi tutto alle spalle e guardare al futuro, qualunque esso fosse. Quando poi sono salita in aereo, tutti i problemi erano scomparsi o giustamente ridimensionati e mi sono potuta godere appieno la vacanza durante la quale ho ricevuto anche belle notizie. Questa è la dimostrazione che l’ottimismo aiuta anche a risolvere situazioni che sembrano impossibili, oltre a farci stare meglio.
Arrivo a Miami: piove. Chissenefrega. Se la sfiga mi perseguita, io sono più intelligente di lei, la prendo con ironia e passo al piano B (bisogna sempre avere un piano B), infatti un po’ sballati dal jet lag abbiamo deciso di mangiare vicino l’hotel molto presto (l’alligatore fritto era buonissimo!!) per poi andare subito a dormire e recuperare la stanchezza dell’aereo. Pamela 1 – Sfiga 0.
Ovviamente la mattina dopo ci siamo svegliati prima dei nostri iPhone. Il volo per l’isola di San Salvador era alle 12 e noi siamo arrivati largamente in anticipo all’appuntamento con l’accompagnatore del Club Med Columbus Isle. Eravamo già stati due anni fa in questo villaggio e ci era piaciuto così tanto che quest’anno avevamo deciso di ritornare. Il rapporto qualità/prezzo all’epoca era impareggiabile!! Un’oretta di volo e già ci prepariamo per l’atterraggio in quella che non sembra un’isola ma una risaia!!! Dall’aereo non l’avevo neanche riconosciuta!! Per farvi capire quanto era allagata, vi dico solo che quando siamo scesi dall’aereo, sulla pista mio marito ha “intrattenuto” i turisti che stavano per lasciare l’isola con uno show per cercare di allontanare una simpatica ranocchietta che gli era saltata prima sul trolley e poi sul braccio: mentre lui urlava e si agitava, i turisti che lo guardavano gli battevano le mani divertiti (e io piangevo dalle risate, ma questo è un altro discorso…).
Arrivati al villaggio, mentre tutti si disperavano vedendo i nuvoloni, le pozze ed avendo saputo che la settimana precedente ben 4 giorni su 7 aveva piovuto ininterrottamente, io li tranquillizzavo. Intanto “non può piovere per sempre” (ops, questa penso di averla rubata a qualcuno…), poi ero convinta che nei giorni seguenti avremmo desiderato un po’ di quella pioggia perchè lì il sole ustiona e ne sa qualcosa mio marito che 2 anni fa prese un fantastico colpo di sole che lo fece star male una settimana!! Infatti, a parte quando siamo arrivati ed un breve ma intenso temporale il giorno seguente, il sole non ci ha mai abbandonati ed io a distanza di 2 settimane sono ancora di un caldo color nocciola. Pamela 2 – Sfiga 0.
[Breve parentesi cosmetica: vedendo le previsioni da casa, avevo deciso di non portare tanti solari, invece sono finiti in un batter d’occhio ed ho dovuto comprarne uno lì. A parte che pagare 20 dollari una confezione da 200 ml di L’Oreal Expertise mi è sembrata una rapina, ma è possibile che la protezione 30 Piz Buin portata da casa fosse migliore di quella 50+ comprata lì? Il solare L’Oreal stava per farmi venire l’eritema, mentre quello Piz Buin era ottimo a patto di non stare sotto il sole dalle 12 alle 15 e di riapplicarlo dopo ogni bagno. Avete mai avuto esperienze di questo tipo?]
Quella settimana quindi ce la siamo spassata, siamo andati 3 o 4 volte a fare snorkeling con la barca (sì, anche mio marito, che a suo dire soffre il mal di mare anche a guardare una barca nel porto e invece ha sopportato benissimo le onde dell’oceano!), il resto del tempo abbiamo preso il sole, fatto tanti bagni, fatto nuove amicizie (ad esempio una coppia di novelli sposi di Padova ed una chef di Los Angeles conosciuta su Instagram che speriamo verrà presto a trovarci in Italia) e rivisto vecchi amici (il giardiniere che due anni fa ci aveva regalato le talee di plumeria e quest’anno ci ha fatto riassaporare il cocco fresco appena staccato dalla palma, come lo avevamo mangiato alle Hawaii in viaggio di nozze). Ah, e ovviamente abbiamo mangiato. Tanto. Troppo. Ma era tutto molto buono e non potevi rinunciare ad assaggiare i piatti di tutti gli chef, anche se devo ammettere che due anni fa la qualità e la varietà erano migliori. Come anche l’animazione che non è più così soft, ma si è molto uniformata ad altri villaggi più “commerciali” (vedi serata-limbo e balli di gruppo a bordo piscina prima di pranzo) e poi personalmente l’ho trovata poco chic, più adatta ad un villaggio in Kenia che non ad un Club Med ai Caraibi… Ma alla fine si tratta solo di sottigliezze, la settimana è andata alla stragrande!!
Avremmo fatto volentieri a meno di andarcene, è bellissimo vivere in quel paradiso sperduto in cui le foto non rendono giustizia alla bellezza del mare. Ma dovevamo partire, e l’abbiamo fatto con la volontà di tornare fra qualche anno, dopo la ristrutturazione che interesserà fra un paio di mesi il villaggio che è già stupendo così, non posso immaginare dopo…
Quindi siamo ripartiti per Miami. E dall’aeroporto all’hotel di South Beach abbiamo anche fatto una tappa in un grosso centro commerciale dove (per puro caso eh!!) c’è il monomarca di Inglot. Da qui è iniziato un periodo di spese folli che è finito solo al nostro rientro in patria (ed ora Sephora mi mette il 20% di sconto??? Lo ignoro. Mi scappa da ridere a pensare che negli States ho risparmiato almeno il 30% su tutto quello che ho comprato!!).
A Miami c’eravamo già stati e stavolta siamo andati a vedere Ocean Drive di sera e le zone limitrofe di Miami Beach, poi siamo stati in uno degli outlet più grandi di America, il Sawgrass Mills, dove abbiamo quasi finito il massimale di una carta di credito ed abbiamo poi fatto una giornata a Key West, cittadina molto graziosa alla fine delle Key Island, dove abbiamo visto cervi, iguana e i famosi e coccolosi gatti a sei dita della casa di Hemingway. Lungo la strada abbiamo preso uno smootie da Robert Is Here, storico baracchino che vende frutta tropicale di tutti i tipi con cui prepara anche frullati, succhi di frutta e marmellate. Pare che sia un’istituzione da quelle parti… Il tutto con un tempo variabile come non mai, tra temporali spaventosi e sole afoso senza mezze misure, ma tanto i nostri programmi ormai non prevedevano più spiagge e mare!! Pamela 3 – Sfiga 0.
Anche da Miami è stata dura partire, quello che ci consolava era che saremmo andati a New York, una città ancora nuova per noi. Ci siamo subito ambientati ed anche se le metropolitane andavano un po’ a singhiozzo a causa di lavori che stanno facendo sulle linee, siamo riusciti lo stesso a destreggiarci bene con gli spostamenti grazie all’app per iPhone di Google Maps che ti programma varie alternative di itinerari considerando anche i mezzi pubblici. Pamela 4 – Sfiga 0.
Il nostro hotel non era a Manhattan, ma in compenso era nuovo, pulito, silenzioso, a 2 fermate di metropolitana da Manhattan e soprattutto economicissimo per essere a New York. Sarò sintetica, vi dico solo che in quasi una settimana, seguendo anche i vostri preziosi consigli, ho visto Ground Central, Times Square, Central Park (con tanto di incontro ravvicinato con uno scoiattolone), Wall Street, la Highline e il quartiere di Chelsea con il suo mercato, World Trade Center, Bryant Park, diversi tramonti tra cui anche uno dal Top of the Rock ed uno sotto il ponte di Brooklyn, siamo passati da diversi Apple Store, Tiffany e vari centri commerciali e l’ultimo giorno siamo andati al Museo Americano di Storia Naturale (dove hanno girato “Una notte al museo”) a distruggere definitivamente i nostri piedi. Eh sì, perchè abbiamo camminato da paura limitando così i danni dell’all inclusive del Club Med (al ritorno in Italia avevo ripreso appena 3 kg, di cui 2 persi di nuovo dopo appena 3 giorni e senza dieta!).
Non abbiamo potuto visitare la Statua della Libertà ed Ellis Island perchè erano chiuse per ristrutturazione in seguito ai danni dell’uragano Irene dell’anno scorso. “Ma come chiuse?? Erano le prime cose che volevo vedere!” Ecco la sfiga che iniziava a fare capolino, ma ho pensato che in fondo fosse meglio così, così avremo l’occasione per ritornare presto!!! Pamela 5 – Sfiga 0. Fine dei giochi. Ho vinto io!
In conclusione, la città ci è piaciuta molto, la gente è gentile e cortese, c’è una disponibilità che ci sognamo in Italia. Pensate che abbiamo conosciuto un ragazzo fuori dalla metropolitana che quando ci ha visti un po’ sperduti si è avvicinato e ci ha chiesto se avevamo bisogno di aiuto, poi quando ha capito che eravamo italiani è stato 20 minuti a darci consigli su cosa vedere a New York per viverla proprio da newyorkese!! Ci ha raccontato che la scorsa settimana era in Italia da alcuni amici e che sta programmando altri viaggi da noi perchè ama la nostra nazione. Alla fine ci siamo anche scambiati i contatti! All’aeroporto abbiamo invece conosciuto una giovane e carinissima coppia di New York in viaggio di nozze che voleva parlare con noi in italiano per imparare la nostra lingua (per la cronaca, lui parlava meglio di un italiano!!) e ci hanno raccontato che adorano l’Italia e un giorno vorrebbero venire a vivere qui.
Nonostante questo, ci sono stati aspetti della città che ci sono piaciuti meno ma su cui eravamo già preparati (grazie Deirdre!!) ovvero la disorganizzazione e la puzza che si sente in molte parti della città. Una cosa poi che ci ha lasciati allibiti è stato vedere che i ristoranti lasciano durante il giorno enormi sacchi di spazzatura sul marciapiede davanti al locale, anche nel centro di Manhattan e nelle vie più trafficate. E vi assicuro che oltre all’igiene (una sera ci ha anche attraversato un super-topone da 30 cm esclusa coda) non è proprio un bel vedere!!
Comunque, siamo stati ben felici di aver fatto questo viaggio e ci è dispiaciuto molto dover partire!! Abbiamo anche avuto una disavventura al ritorno: volo Parigi – Firenze è atterrato a Pisa per imbranataggine del pilota che sosteneva ci fosse vento (ma dove? c’erano 36° e una calma piatta…) che ha pure fatto prendere un bello spavento a tutti dal momento che per ben 2 volte proprio in fase di atterraggio ha tirato dentro il carrello e con una manovra brusca è risalito in quota allontanandosi dalla pista (vi ricordo che eravamo stati a Ground Zero qualche giorno prima…). Ma alla fine dopo un’ora di ritardo, un’altra ora di attesa in aeroporto ed oltre un’ora di autobus eravamo sani e salvi a Firenze, con le valigie piene di roba, le memorie della macchina fotografica e dei cellulari piene di foto (qualche migliaio) e video. E nonostante la stanchezza il giorno seguente siamo tornati al lavoro!! Personalmente mi sento un eroe!!
Ma parliamo di cose più piacevoli: come vi dicevo, questo viaggio è stato all’insegna degli acquisti folli. Questa è la foto di quello che ho comprato:
Non c’è tutto, le cose più banali e alcuni acquisti di mio marito ve li ho risparmiati.
Come vi anticipavo su Facebook (mi avete seguito anche lì in queste settimane, vero?), mio marito ha dovuto disdire l’acquisto dell’iPad 4, tanto in casa abbiamo già il 2, decidendo in 5 minuti di sostituire il mio regalo di compleanno che non voleva arrivare con il nuovo MacBook Air uscito due giorni prima. Questo oggettino è letteralmente un altro pianeta: velocissimo e fluido come un portatile ma leggero come un tablet, ecco l’ultimo MelaProdotto che ha varcato la soglia di casa mia. E poi con il cambio favorevole ci è venuto a costare poco di più di un iPad in Italia!!
Passando invece a prodotti meno “impegnativi”, oltre al Clarisonic (di cui non sarò io la principale utilizzatrice…), ci sono un paio di fantastiche Converse All Stars,un impermeabile Laundry by Shelli Segal praticissimo da trasportare perchè si ripiega e sta dentro la sua pochette, un bellissimo portafoglio/porta iPhone Juicy Couture, una collana Swarovsky con la nuvoletta (ribattezzata iCloud) ed una lunga lista di prodotti di make up che non sono facilmente reperibili o costano una fortuna in Italia. Alcune cose MAC, Clinique e UD le ho comprate al Sawgrass Mills risparmiando qualcosina in più: ad esempio uno dei due rossetti MAC che ho preso mi è venuto a costare poco più di 9 euro al Cosmetic Company Store del Sawgrass Mills, mentre l’altro intorno ai 12 in un monomarca!!
Per appagare la vostra curiosità evitandovi un calo di vista, vi elenco i brand dei cosmetici che vedete in foto: Inglot, Stila, Tarte Cosmetics, M.A.C., Clinique, Smashbox, Real Techniques, Sonia Kashuk, Urban Decay, Kiel’s, Benefit, Essie, Sally Hansen, Eos, Maybelline… Ma non è tutto mio eh, alcune cose sono per chi me le aveva chieste prima di partire!! E penso di mettere in palio una cosetta anche per voi che mi seguite, avrei già deciso cosa, ma ancora sono indecisa sulle modalità… Consigli? Classico giveaway o qualcosa di diverso?
Ora smetto di annoiarvi, torno a svuotare le valigie e fare lavatrici e vi auguro una buona domenica!!
P.S. Nei prossimi giorni prevedo di pubblicare anche altre foto del resto della vacanza nell’area riservata, per cui… stay tuned!!
Bentornataaaaa:) Io ti ho seguita man a mano via facebook e sapevo giá che le vacanze erano andate bene..ma questo racconto lo conferma alla grande!!!
Infatti questo viaggio è stato superiore alle aspettative!! Certo, qualche inconveniente capita sempre, ma bisogna sempre viverlo con lo spirito giusto e tutto si risolve per il meglio!!
Ho visto che fra poco vai in vacanza in Calabria, ti posso chiedere in che zona?? Sai mio marito ha vissuto 12 anni a Lamezia Terme e quei posti li conosce bene!! Buone vacanze e grazie per il premio!!
Bello bello bello!!!!!!!!!!! Grazie per averci raccontato della tua bellissima vacanza!!! Super invidia per i bellissimi posti che hai visitato!!!!!! L’america ti riempe sempre di infinite e fantastiche emozioni!!
Ciao!!
Hai ragione, l’America è bellissima (non sarebbe il quinto viaggio che facciamo lì se non lo fosse!! 😉 ). Quando anche tu ci andrai, fammi sapere che ti do qualche dritta!!
Bentornata! Che bel viaggio e quanto rosicavo a ogni foto su facebook 😀
Complimentoni per aver sconfitto di brutto Mrs. Sfiga che cerca sempre di mettersi in mezzo e per gli acquisti makeupposi *_*
Ma no dai, non devi rosicare! 😉 Auguro anche a te di fare un viaggio in cui ti divertirai tantissimo!! Allora saremo noi a restare a bocca aperta guardando le tue foto su Facebook!!
Mrs Sfiga è sempre in agguato e sbuca fuori quando meno te lo aspetti!! Bisogna sempre stare attenti! 😀
Ma ciao bentornata! Comunque ti ho seguita e pensata in questi giorni………
certo che avete fatto proprio un bel viaggio, bravi bravi.
Io invece sono riuscita a fare un weekend in Versilia ed anche se il tempo era così così mi è servito per ricaricarmi un po’.
Durante il tuo viaggio mi sono molto documentata sui trattamenti liscianti……non mi sono ancora arresa……….la parrucchiera dove vado ora mi assicura che il suo e’ solo cheratina, allora perchè la sua dipendente dice che però bruciano gli occhi? Da quello che posso aver capito girando su internet e non solo quando c’è questo fastidio la formaldeide è presente!
Sempre leggendo qua e la mi sono imbattuta in un prodotto lisciante NIKA, che distribuisce un’azienda di Pisa, ho chiesto informazioni tramite il sito e molto gentilmente mi hanno contattata e dato spiegazioni.
Se ne hai voglia fai un giro sul sito , se invece li conosci già fammi un commento. Come ti ho detto loro sono distributori però danno i recapiti di parrucchieri che usano quel prodotto.
Un bacio a presto
Ciao Sabrina,
grazie per avermi seguita in questo viaggio!! Sono contenta che anche tu ti sia un po’ svagata in questi giorni. 🙂
Riguardo ai trattamenti alla cheratina: lo so, tentano, e parecchio pure. Ma dopo aver rovinato i miei capelli ti assicuro che adesso l’ultima cosa che vorrei è fare uno di quei trattamenti. Anche a me, quando feci il primo, mi dissero che era senza formaldeide, ma io piangevo letteralmente da quanto lacrimavano gli occhi. Ti consiglio di diffidare di quei prodotti che bruciano gli occhi.
Solo una volta ho trovato un trattamento che (forse) non aveva formaldeide, infatti non mi bruciavano per niente gli occhi ed è stato l’ultimo che ho fatto, quello di Jean Louis David, ma è stato anche inefficace del tutto (anche a causa dell’ignoranza dei parrucchieri che me l’hanno fatto e mi hanno venduto i prodotti sbagliati).
E poi non dimentichiamoci che il danno in questi prodotti non lo fa solo la formaldeide, ma il resto della composizione e soprattutto la piastra a 235° che usano per fondere il prodotto con i tuoi capelli.
Ad ogni modo, se vuoi proprio farlo, per essere sicura che almeno non contenga formaldeide, fatti dare la fotocopia dell’elenco degli ingredienti dei prodotti che usano e pubblicala qui oppure inviamela per email: a volte non c’è la parola formaldeide ma ci sono altre sostanze che la rilasciano e che hanno nomi che neanche lontanamente ti farebbero pensare a lei…
Un bacio!!
bentornata!!! che bellissimo viaggio che hai fatto *_* mi hai fatto venire una gran voglia di partire!! (e non solo per il make up ultravantaggioso XDXD)
Grazie!! Infatti conviene proprio partire in questo periodo, tra il cambio e i prezzi più bassi che da noi si risparmia un sacco… e poi ci sono un sacco di bei posti da vedere!!
Accidenti che bel tour! Con una vacanza così, il rientro deve essere stato traumatico?! Almeno, per me sarebbe traumatico. Ricordo quando sono tornata da New York che per qualche giorno ero destabilizzata.
Io sono stata solo a Ny, ma credo che in generale gli Stati Uniti siano un altro pianeta.
Conto di tornare a NY, ma di andare anche a Miami e visitare la costa ovest. Un po’ per volta si fa tutto 🙂
Impossibile tornare da quelle vacanze con la valigia vuota, l’assortimento di marche e prodotti ed i prezzi invogliano gli acquisti. Anche il mio fidanzato che solitamente non si entusiasma a fare shopping, in NY era lanciatissimo! 🙂
Anche noi abbamo sempre trovato gente gentile e disponibile ad aiutarci. Ma questo anche a Londra, abbiamo fatto dei piacevolissimi incontri.
Viaggiare è stimolante, aiuta il confronto ed aiuta anche a migliorarsi… E purtroppo è sempre troppo triste il ritorno a casa 🙁
un bacio e ben tornata cara
Ciao Enza,
infatti sono ancora un po’ stordita… Ho visto così tante cose, conosciuto gente e mi sono proprio rilassata e divertita che quando sono rientrata non ricordavo neanche più la strada di casa!! E che strano sentire che tutti intorno a te parlano italiano!! 😀
Questo era il mio quinto viaggio negli States, il primo a NY, per cui il resto degli Usa li conosco abbastanza ormai (sia east che west coast ed anche Texas) che sono anche più convenienti dal punto di vista degli acquisti perchè le tasse sono più basse.
Ma a prescindere dagli acquisti, noi abbiamo gli Stati Uniti nel cuore, se potessimo ci andremmo a vivere anche domani, quindi il ritorno a casa per noi è doppiamente triste… 🙁 Ma ci consoliamo con le foto ed i ricordi 😉
Come sempre …adoro leggere i racconti dei tuoi viaggi! Bellissima vacanza…spero di andare negli states anche io quando cresceranno i bimbi :-)ps anche mio marito a lavorato 8 anni a lamezia terme !
Ma dai!!! Anche lui a Lamezia Terme? Mio marito però c’è stato da piccolo fino ad una ventina di anni fa.
Grazie dei complimenti, spero che farai un viaggio come il mio insieme alla tua famiglia (quando andrai, fammi un fischio che ti do qualche consiglio, soprattutto sui parchi di Orlando e Los Angeles!!).
Ciaooo Pam e bentornata! ho intravisto alcune foto anche su fb sono contenta che sei stata bene e che vi siate divertiti!
Sono ovviamente curiosa di vedere quanti prodottini hai portato in patria!
Ciao Vetto,
se riesco faccio piano piano le recensioni… Intanto puoi capire dalla foto cosa c’è (le marche le ho scritte nel post). C’è qualche brand che ti incuriosisce di più?
Il clarisonic è mio.
*_*
E’ la stessa cosa che ha detto mio marito dopo averlo provato 😀
Che meraviglia di vacanza e che meraviglia di shopping!!! *.*
In effetti… le mie carte di credito però non sono d’accordo con te!! 😉
Ti ho letto velocemente quando ero negli States…sono contenta che il tuo viaggio sia stato fantastico! 🙂
Sai che la Statua della Libertà l’hanno riaperta al pubblico poco dopo? in occasione del 4 luglio…infatti mi sei venuta in mente!
Lo sapevo che l’avrebbero riaperta a breve, ma sarà la scusa per tornarci un’altra volta!! 🙂 Tu ci sei stata?
Aspetto il post con il diario del tuo viaggio!!