Ciao a tutti,
dopo qualche giorno di pausa in cui:
- ho messo a posto tutti i prodotti presi al Cosmoprof,
- mi sono ammalata,
- ho gestito tutto il lavoro arretrato di 2 giorni di ferie,
- ho quasi finito di sistemare casa per la Pasqua,
ora trovo finalmente il tempo e la lucidità giusta per scrivere due righe sul Cosmoprof appena vissuto.
Sì, vissuto, perchè quest’anno l’ho fatto per intero e per me è stato il migliore di sempre (è il quarto a cui partecipo) anche perchè mio marito non si è ammalato come l’anno scorso. L’unico neo è stato non aver incontrato alcune blogger a cui tengo molto che quest’anno purtroppo non hanno partecipato… Ma sono sicura che ci rifaremo presto!!
Vi avviso subito: questo sarà un post di chiacchiere, stranezze e ringraziamenti, le recensioni di tutto quello che ho visto e preso al Cosmoprof arriveranno dopo.
Come vi avevo anticipato il programma tanto interessante che avevo fatto prima di partire… è andato a farsi friggere!! In parte a causa dell’avventura del viaggio di andata che vi ho accennato su Facebook e che ora vi spiego meglio, in parte perchè ci siamo dilungati troppo in alcuni padiglioni.
Saremmo dovuti arrivare in fiera verso le 10, insieme anche ad altri 3 ragazzi che avevano bisogno di un passaggio per Bologna, conosciuti tramite Blablacar, ma durante il viaggio Siena-Bologna ce ne sono successe di tutti i colori: alle 9.20 ci siamo fermati in Appennino per un incidente in galleria e siamo stati fermi per 1 ora e 40 minuti. Mio marito, divertito, cercava modi per guardare l’eclisse che c’era proprio quella mattina, poi il divertimento si è eclissato proprio come il sole quando, nel momento in cui l’incidente si è risolto, la nostra macchina non partiva più. Nella mente un solo pensiero: la batteria, che si scarica lasciando le luci accese e il motore spento. Ovvio. Riuscite a immaginare la sensazione di essere fermi nella corsia di sorpasso dell’autostrada dietro una curva con la macchina che non partiva?? Ecco, non lo auguro a nessuno!! Per fortuna i tre ragazzi del passaggio hanno spinto la nostra auto fino alla corsia di emergenza mentre le altre auto ancora andavano piano… Metti il triangolo, chiama il soccorso stradale, scendi dall’auto a cercare un aiuto più veloce che pensavamo di aver trovato negli operai che stavano sistemando la strada dopo l’incidente: “sì, aspettaci lì, adesso facciamo retromarcia e arriviamo!!”. Aspetta. Aspetta. Aspetta. Aspetta. Se non avessimo chiamato il soccorso stradale saremmo ancora lì ad aspettarli!!!
Insomma arriviamo a Bologna quasi a mezzogiorno e, non senza altri imprevisti (tutti i semafori rossi, imbranato di scuola guida davanti, ecc.), siamo andati ad accompagnare i due ragazzi di Blablacar direttamente alla stazione altrimenti avrebbero perso il treno e l’altro alla laurea dell’amico. Risultato: sono entrata in fiera dopo le 12.30.
Ma le stranezze in questo Cosmoprof non sono finite ma, per fortuna, non tutte negative.
Una cosa simpatica che mi è capitata ad esempio è stata quando ho incontrato casualmente una ragazza del mio paese di origine che però non conoscevo: quante probabilità c’erano che ciò accadesse in una fiera con quasi 250.000 visitatori? Praticamente nulle, e invece è successo. L’incontro è stato tipo barzelletta: mentre stavo chiedendo informazioni sulla reperibilità dei prodotti Zuccari al loro stand sostenendo di abitare in una zona sfigata a livello cosmetico, anche lei si era avvicinata lamentandosi dello stesso problema per la sua zona. “Ma tu di dove sei?” domanda d’obbligo, risposta surreale: stesso paese!!!
Fra gli stand strani (ma in questo caso oserei dire folli!! ) non posso non citare Soberbia nella Extraordinary Gallery: un’azienda spagnola che vende solo un prodotto, una crema viso da 50 ml contenuta in una confezione fatta con legni pregiati, accompagnata da un libro che spiega la descrizione degli ingredienti e relative zone di origine con copertina rigida e pagine di preziosa carta profumata della stessa essenza della crema, tutto racchiuso in una confezione super sfarzosa dotata anche di spatolina in porcellana francese. Il tutto alla modica cifra di 200 euro per il distributore, ma il prezzo imposto per il cliente finale è non meno di 600 euro, altrimenti “ne va del buon nome del brand” che vuole essere “solo per pochi” (Soberbia is for only the few). A parte il fatto che 600 euro per una crema dalle dubbie potenzialità (non c’erano campioncini nè possibilità di testarla) mi sembra una cosa fuori dal mondo, ma mi ha fatto comunque tanto pensare il ricarico obbligatorio del 200% al consumatore finale e la naturalezza con cui ce ne veniva spiegato il motivo. Certo, ognuno con i suoi soldi fa ciò che vuole e non sarò io a farvi la morale e parlarvi di bambini poveri e animali nei canili da salvare (non stiamo parlando della fiera dell’Unicef ma del Cosmoprof!!), ma permettetemi di dire che oltre ad essere uno schiaffo alla miseria, se questa crema non mi cambia i connotati facendomi sembrare almeno una liceale, per me sono soldi buttati. Forse la ragazza ci aveva scambiati per titolari di un centro estetico dal momento che è stata 20 minuti a spiegarci tutte le caratteristiche del prodotto e ci ha pure regalato due spatoline. Quando alla fine ha capito che avevo un blog mi ha liquidata in pochi secondi senza neanche salutarmi e tornando a parlare con il suo collega. Strano, non ci ha chiesto indietro le spatoline.
In nessun altro stand ho trovato atteggiamenti di questo tipo, anzi, una cortesia fuori dal comune (tranne in quello PaolaP dove ho sentito anche altre ragazze lamentarsi dell’atteggiamento dello staff nei loro confronti) soprattutto in quelli stranieri e non perchè cercavano di appiccicarti qualcosa, dal momento che la maggior parte non vendevano niente.
Non ho notato scroccone venute solo per accaparrarsi “robba aggratis” e ne ho avuta conferma anche da diversi stand che a differenza degli altri anni non erano esasperati da nuvole di ragazzine assatanate per un campioncino di crema. C’era molta professionalità anche perchè la maggior parte dei brand presenti erano lì alla ricerca di distributori e non per vendere prodotti o regalare campioncini.
Poi ti trovi davanti a situazioni opposte, tipo la giovane blogger di turno che ha preso in prestito il tailleur di mammà, e sfodera il biglietto da visita allo stand Alkemilla mentre la senti che esclama con aria snob “no, non sono una blogger io, il mio è qualcosa di più di un blog, è una cosa professionale, un vero e proprio sito”… E te ne vai, perchè sai che non ti saresti trattenuta dal riderle in faccia…
Ma prima dei ringraziamenti, eccovi una carrellata di foto in assoluto ordine sparso…
Del Cosmoprof di quest’anno poi ho apprezzato l’organizzazione, non solo perchè ho ricevuto per la prima volta un ingresso press per blogger, ma anche perchè ho visto, rispetto agli anni passati, una maggiore correttezza da parte dell’ufficio stampa nel gestire le email e in fiera una maggiore cordialità sia da parte degli operatori che del personale che lavora in BolognaFiere. Inoltre devo dire che mi ha fatto davvero piacere ricevere direttamente dall’ufficio stampa a fine Cosmoprof i risultati dell’edizione di quest’anno (+ 20% di visitatori rispetto all’anno scorso), dati stranamente in contrasto con l’impressione che ho avuto io, probabilmente perchè quest’anno ho evitato i padiglioni capelli (a parte alcune importanti eccezioni di cui vi parlerò), che la domenica e il lunedì pare fossero sovraffollati, e mi sono dedicata più a unghie, estetica, makeup e profumeria bio.
Poi volevo ringraziare le mie amiche blogger Bgirl, Fefy e Alice per i bei momenti passati insieme e i suggerimenti che ci siamo scambiate sulla fiera e il makeup.
E un ringraziamento speciale a chi ha consentito tutto questo, mio marito, la persona che spesso prendo in giro dicendo che mi porta al Cosmoprof solo per guardare le modelle (chissà perchè si bloccava sempre davanti agli stand del body painting…), ma che, in realtà, so che fa tutto questo solo per vedere quella scintilla di gioia nei miei occhi…
Voi siete state al Cosmoprof quest’anno? Come vi è sembrato?
P.S. Avevo detto “2 righe” all’inizio, ma come al solito mi sono lasciata prendere la mano…
Che meraviglia di post e foto! Quanti stand mi sono persa??? Uffff…potessi mi farei 4 giorni, ma non posso :/
È stata una delizia incontrarti e sappi che ci dobbiamo rivedere per una cena American style.
Ma quanto hanno cacciato i nostri accompagnatori?
Capperi…sono usciti tre commenti, ci pensi tu a cancellarli? Perdono, sono col cellulare e mi sa che ho fatto casino!
Ps: ciacciato, non cacciato ahahah…poeramme
Ciao!!!
4 giorni sono stancanti, ma c’è soddisfazione!! 🙂 E nonostante tutto alcuni padiglioni ho dovuto saltarli per mancanza di tempo…
Sicuramente una cena (ma stavolta al Roadhouse Grill!!) la faremo presto!!
Mio marito appena ha visto tuo padre si è consolato pensando che non è il solo martire trascinato al Cosmoprof contro la sua volontà 😀 In effetti non smettevano più di parlare!!
Mi ero ripromessa di non leggere alcun post sul Cosmoproof, per evitare la tristezza 🙁
Ma poi questo mi ha fatto gola! Mi dispiace per gli inconvenienti iniziali! Avresti potuto consolarti con la crema SUPERBIA! Ma ti pare? 600€ nemmeno se mi garantisse la giovinezza eterna!!! Bah.
Ma no, dai, nessuna tristezza!! Pensa che avrò da scrivere review per i prossimi 10 anni… 😀
Sai che forse hai ragione sulla crema: magari le 600 euro servono a stipulare un patto con il diavolo che ti garantisce l’eterna giovinezza!! 😛
Cara, già ti invidiavo per la full immersion al Cosmoprof, ora leggo anche che la tua prossima vacanza sarà in Giappone aaaaaaah beata te *_* io ci sono stata ben 11 anni fa per uno stage universitario, che mondo! Spero di poterci tornare prima o poi.
Mi è rimasta impressa la crema ma 600 € ma che davvero O___O? Perplessità!
L’anno prossimo ci verrò anch’io, cascasse il mondo 😀
L’anno prossimo ti aspetto allora!!
Davvero sei stata in Giappone?? Qualche dritta?? Sto prenotando gli ultimi hotel, poi dovremo studiare le cose da fare e vedere…
Che vergogna, sono di Bologna e ho visto il 10% di tutto quello che hai scritto!! spero il prossimo anno di fare almeno 2 giorni belli pieni!
Un mega saluto anche al tuo super marito!! 🙂
Ma è normale se ci sei andata solo per un giorno, vedrai che con 2 giorni la storia cambia, ma non aspettarti di riuscire a vederlo tutto in modo approfondito!! Pensa che non ho visto tutto neanche io e quando sono tornata a casa ero distrutta!!
Il marito ricambia!! Un salutone anche al tuo!! 😉
E io che ormai ero convinta che non valesse la pena andare al Cosmoprof.. mi hai fatto venire voglia di farci un pensierino per il prossimo anno ;__;
Secondo me almeno una volta bisogna andarci!! E almeno un paio di giorni… 🙂 Se vieni il prossimo anno dobbiamo conoscerci 😀
Ma che bel we che ti sei goduta!!! In fondo le disavventure con la macchina possono essere un dettaglio trascurabile, dai.
Mi sono un sacco divertita a leggere questo racconto. Posso dire di aver visitato il Cosmoprof anche io 🙂
Bello, bello.
Dai il prossimo anno farò in modo di esserci!!
Un bacio e buona giornata cara Pam
Enza
Ma sì, alla fine tutto è finito per il meglio!!
Ho provato a pubblicare in tempo reale le foto, ma dopo poco mi sono resa conto che perdevo solo tempo… Invece la sera prendevo appunti per non dimenticarmi le cose e una volta tornata a casa ho riorganizzato tutto in questo articolo.
Il prossimo anno ci organizziamo così ci incontriamo lì!! 😉
Un bacio!