Ciao a tutti,
Ecco la seconda puntata degli speciali sul Giappone. Oggi cercherò di essere più sintetica dell’ultimo articolo, anche perchè parlando di cosmetici giapponesi non c’è molto da dire.
Non nego che prima di partire non ne sapessi molto riguardo alle marche di cosmetici di origine giapponese, ma mi sono fatta una (piccola) cultura negli ultimi mesi. In pratica mi sono documentata su internet ma su alcune cose, una volta lì, mi sono dovuta ricredere.
Intanto i prezzi. E’ vero che in linea di massima non conviene acquistare cosmetici in Giappone, ma con le dovute eccezioni.
I cosmetici Shiseido, il brand giapponese più famoso da noi, costano quanto in Italia, se non di più nel negozio di Ginza, la via del lusso di Tokyo. Si possono però trovare delle occasioni nei drugstore ma soprattutto all’aeroporto: ho preso infatti dei prodotti per i capelli in confezione maxi a pochi yen.
Inoltre Shiseido distribuisce in Giappone linee e marchi che in Europa (o almeno in Italia) non troviamo, di cui alcuni a prezzi concorrenziali, quasi low cost. Parlo ad esempio di Majolica Majorca, un brand che da noi spopolerebbe anche solo per il packaging (io lo trovo delizioso). Ma non possiamo parlare di packaging senza citare la linea Benefique che però costa più della linea normale di Shiseido, forse proprio a causa delle bellissime confezioni che fanno perdere la testa (date un’occhiata anche voi al sito e ditemi che ne pensate…): mi sono trattenuta, ma col senno di poi vi dico che tornassi indietro, qualcosa avrei preso…
Un’altra linea Shiseido che non conoscevo è la InteGrate che dal packaging e dai prezzi leggermente più bassi, direi essere destinata ad un pubblico più giovane. Qualche sfizio in questo caso me lo sono tolto come potete vedere dalle foto in fondo al post…
Anche Shu Uemura è piuttosto caro, ma una foto alla fantastica vetrina non costava niente: quanto vorreste uno di quegli orsacchiotti? Shubear si chiamano e se fossero stati in vendita li avrei comprati, tanto non avrei mai usato le ciglia ma avrei tenuto il carinissimo orsetto!
E’ vero che in generale le giapponesi non usano molto makeup, ma non voglio generalizzare, ne ho viste alcune che erano truccate benissimo e altre che non curavano nemmeno la pelle e uscivano senza un minimo di crema col risultato di avere al posto delle guance un campo di battaglia! Tutto ciò si rifletteva nei prodotti reperibili nei negozi: da un lato c’erano i grandi centri commerciali con prezzi esorbitanti, dall’altra i drugstore con prodotti spesso scadenti e a volte vecchi e impolverati.
L’unica parte del loro viso che curano praticamente tutte in modo maniacale sono le ciglia, e da qui il motivo della presenza di interi reparti nelle profumerie con ciglia finte e accessori attinenti. E ovviamente di Shu Uemura…
Anche sui capelli sono molto fissate, ma avendole tutte lisci (invidia….) trovi ovunque parrucchieri che ti promettono pieghe con morbidi boccoli e onde ordinate. Onde??? Ma scherziamo??? Scambierei volentieri i miei capelli ondulati e crespi con i loro spaghetti liscissimi senza bisogno di piastra, phon e trattamenti liscianti dal parrucchiere… Il bello è che anche a loro andrebbe benissimo questo scambio…
D’altronde anche Shu Uemura è molto famoso nel mondo principalmente per il suo piegaciglia e i suoi trattamenti per i capelli…
Altri brand giapponesi che ho potuto vedere dal vivo sono stati:
- Kosé: che però non mi ha entusiasmato (era presente anche nei bagni degli hotel, come pure Shiseido, peccato che non fossero nelle classiche bustine ma in confezioni da 0,5 o 1 litro!!)
- Fancl: non è una parolaccia come tuttora pensa mio marito ma un brand con un monomarca nel centro commerciale della stazione di Shibuya. Pare sia famoso il loro struccante (che ho preso…). Forse i colori mi hanno ricordato Liz Earle.
- Canmake: marchio squisitamente da drugstore (almeno io l’ho visto solo lì). Ho voluto provare alcuni prodotti perché come prezzi siamo vicini a Elf o Essence e penso ne valga la pena.
Capitolo a parte per le unghie.
Pensavo di trovare stranezze di ogni tipo (soprattutto ad Akihabara) incluse unghie supermegagalattiche e invece… niente di tutto ciò. Forse abbiamo sbagliato periodo, ma di unghie con disegnati i personaggi dei manga non ne ho proprio viste. Come non abbiamo visto molte estetiste specializzate in ricostruzioni elaborate.
Ma io volevo qualcosa di particolare quindi alla fine ho deciso per una ricostruzione in una catena di nail bar presente nei centri commerciali. Ho speso un’esagerazione (oltre 80 euro) per un risultato buono, ma non eccellente. Una cosa normale insomma. Ma giudicate voi.
Intanto le due rose 3D mi sono costate 7 euro l’una e, anche se erano fantastiche, il giorno dopo erano già ingiallite. E poi vogliamo parlare della completa assenza di bombatura? Ok, alla fine il gel era buono (si chiamava Calgel) perchè è rimasto quasi intatto per un mese e quando sono andata a rimuoverlo si è staccato benissimo, sembrava quasi un adesivo, ma in alcuni punti si era sollevato leggermente, sia sui bordi liberi (problema di sigillatura) sia sulla base e sui lati dell’unghia (scarsa preparazione dell’unghia).
Adesso però ho visto come si fanno le rose in acrilico in 3D e penso che appena riprendo a farmi la ricostruzione sarà una delle prime cose che farò (ho un gel molto compatto fatto apposta per quello scopo che non sono mai riuscita ad usare…).
Vi lascio alcune foto dei prodotti che ho comprato, alcuni li ho già provati, per gli altri aspetto di finire quelli che sto usando ora…
Se volete qualche informazione in più o vi interessa la review di qualcosa in particolare, scrivetemelo nei commenti!
La foto con tutti i prodotti è fantastica <3 <3
E’ un tripudio di colori!! E forse di cose inadatte alla mia pelle visto che non ho capito bene bene cosa sia tutto quello che ho comprato 😀
Tra il katsu e il Fancl non saprei quale scegliere…. E comunque anche noi abbiamo CIN CIN che sicuramente fa tanto ridere i giapponesi 😀
Ma quanto costavano quei meravigliosi orsetti con le ciglia finte? Perchè almeto uno era da portarselo a casa *.*
Sapevo della cura maniacale per le ciglia, ma credevo ci tenessero di più in generale, probabilmente influenzata dalle foto che ogni tanto mi capitano su Instagram, ma forse non sono tutte giapponesi.
Alla fine, nessuno è mai contento di quello che ha, chi ha i capelli mossi li vorrebbe lisci e chi ha i capelli lisci li vorrebbe mossi. E’ così.
Un bacio e buona serata!!
Enza
Sapevo cosa significa cin cin per loro, e poi me l’ha anche ribadito la nostra amica giapponese a tavola, tutta preoccupata prima del brindisi… 😀
Gli orsetti non erano in vendita purtroppo: era la vetrina del negozio Shu Uemura nella stazione di Shibuya… 🙁
Abbiamo visto anche molte ragazze giapponesi curate, soprattutto le commesse dei negozi e le cameriere dei ristoranti, ma non era lo standard come ci si potrebbe immaginare…
Per i capelli hai ragione, anche se a me basterebbe averli o lisci o ricci, non una via di mezzo indefinita… 😛
Un bacio anche a te :-*
Alla fine qualche prodotto interessante si trova. 🙂
Ma da qualche parte hai visto la marca di Lady Oscar?
Sì, si trovano diversi prodotti interessanti, ma il problema sono i prezzi di quelli migliori (perchè ci sono anche molte cinesate…).
La marca di Lady Oscar non so se l’ho vista, mi pare di sì ora che ho cercato su internet le confezioni, ma mi sono resa conto solo ora che fosse lei… 🙁
ciao Pam!
vedo che alla fine hai trovato qualcosa…anche io mi sono presa un po’ di maschere che ancora non ho usato. Spero che non mi arrossiscano il viso come hanno fatto a te…speriamo!
a presto!
Non credo che ti facciano come a me, io ho la pelle piuttosto secca, a mio marito non l’hanno arrossata e lui ce l’ha molto grassa…
Alla fine ho comprato giusto quello che mi serviva e mi sono tolta un paio di sfizi, ma non quanto mi sarei immaginata… Vabbé, nessun problema, tanto i cosmetici non mi mancano… 😛