13 Reasons Why… ma sono proprio 13 i motivi? – seconda parte

venerdì 11 Agosto 2017

Ciao a tutti,

torniamo ad Hannah e ai suoi problemi… che in fondo (a parte una grossa eccezione) non sono poi così diversi da quelli che avevamo noi alla sua età.

Sono contenta di aver letto i vostri commenti sotto al primo post in cui concordavate con me su alcuni aspetti di questo telefilm. Pensavo di essere la sola a pensare che la serie fosse fuorviante e superficiale, invece a quanto pare ha fatto la stessa impressione anche ad altri che l’hanno vista (parlo di te, Enza).

Attenzione!! Anche questo post contiene spoiler e fatti altamente personali, per cui se non vi interessano, ci rivediamo al prossimo post!

Puntata 6

La trama: un tuo compagno di classe ci prova con te in modo pesante davanti a tutti e tu lo respingi.

Ecco, dovresti spiegarmi se l’avere a che fare con gli stronzi (scusate il francesismo) è un motivo per togliersi la vita. In tal caso credo che la popolazione mondiale oggi sarebbe la metà. E tutti i sopravvissuti sarebbero stronzi.

Mia esperienza: era capodanno e io avevo 14 anni e mezzo. Ero con la mia famiglia in discoteca (eh sì, all’epoca le discoteche erano una delle poche opzioni per il capodanno dalle mie parti…) e incontrai un paio di ragazzi più grandi di me. I miei erano in un’altra sala a ballare liscio credo. Io ero nella sala principale in mezzo a centinaia di altre persone insieme ad una mia amica e si avvicinano questi due, uno anche carino ma visibilmente ubriaco con la birra in mano che mi si avvicina e si mette a ballare con me, l’altro con la mia amica. Quello con la birra in mano mi ballava appiccicato e ogni tanto provava a baciarmi. Io la prima volta lo allontanai facendo finta di niente e continuando a ballare, pensai di aver capito male, forse era scivolato o chissà… La seconda lo allontanai in modo più deciso. La mia amica mi prese da parte e mi urlò nell’orecchio (non so se sapete cosa erano le discoteche un tempo, roba da restare sordi per 3 giorni) che il ragazzo con il quale stava ballando lei le aveva confessato che non era minimamente interessato a lei, ma doveva tenerla impegnata perchè il suo amico che ballava con me voleva portarmi a letto. Non avevo neanche 15 anni, ma forse non ero proprio scema: mi ero già accorta che qualcosa non andava, allora presi tutto il mio coraggio e gli dissi in faccia che ero lì solo per ballare. Lui continuò a provarci come se non mi avesse nemmeno sentita, così un po’ irritata e un po’ spaventata da quell’atteggiamento me ne tornai dai miei genitori, ai quali non dissi nulla, insieme alla mia amica. Lui mi seguì, ma vedendo che ero con adulti si dileguò e per fortuna non lo vidi più.

Puntata 7

La trama: un altro compagno ti fa capire che gli interessi e tu lo umili davanti a tutti facendogli una piazzata (ma perchè, mi chiedo, perchè???) senza motivo. Lui si vendica e per dispetto ti fa sparire i bigliettini che ti manda il tuo spasimante e che ti facevano sentire amata e desiderata. Tu gli scrivi una lettera e lui per orgoglio non la legge davanti a te (ma non la butta al contrario di quello che pensi).

Ancora una volta pensi di essere al centro del mondo e che tutti devono rispettarti mentre tu puoi sputare veleno sugli altri infamandoli solo perchè hai le palle girate… La meritavi tu la cassettina accusatoria per la piazzata che gli hai fatto davanti ai suoi amici.

Mia esperienza: a 14 anni mi piaceva il cugino della mia migliore amica. La prima cottarella, quella che prendi per il ragazzo più grande, quando ti vedi brutta e pensi che non ti guarderà mai. Non so come, l’avevo detto solo ad amiche fidate, ma lui lo scoprì e mandò suo fratello e altri amici ad indagare. Ovviamente negai tutto per timidezza sperando però di essere avvicinata in futuro direttamente da lui. Dopo un anno conobbi un altro ragazzo, quello che mi perseguitò quando ci siamo lasciati, di cui vi parlai nell’altro post, e che mi è stato con il fiato sul collo per mesi (dovevo capirlo da subito che qualcosa non andava ma una ragazzina ingenua di 15 anni non ci fa nemmeno caso a certe cose…). “Mi piace un altro” gli dissi, ma lui non mollò e mi mentì dicendo che conosceva bene quello di cui ero innamorata io il quale non sapeva neanche della mia esistenza perchè i suoi interessi erano per altre ragazze “più grandi e più belle” di me. Così, fidandomi delle sue parole, me ne feci una ragione e dimenticai quello della cotta, pensando di non essere all’altezza di un ragazzo così carino (riguardando ora le foto dell’epoca… beh parliamone!!). Mi innamorai quindi del bugiardo e mi ci fidanzai. In seguito lui mi disse con orgoglio e soddisfazione che in realtà il ragazzo della prima cotta si era interessato a me, avrebbe voluto conoscermi mentre lui gli aveva “sconsigliato” di avvicinarsi perchè ero troppo piccola… Ci ho riso su perchè erano passati dei mesi e ormai ero innamorata e non vedevo altri ragazzi oltre che lui, però ormai ero straconvinta di essere un cesso inguardabile, convinzione che ho mantenuto per anni. Con il senno di poi vi dico che azzerare l’autostima di una quindicenne già di per sè un po’ timida e insicura dicendole che non è all’altezza neanche di conoscere il ragazzo che le piace perchè “non abbastanza bella e figa”, solo per togliere di mezzo un potenziale rivale, anche se sembra una sciocchezza, in realtà è una gran bastardata che può comportare gravi conseguenze. Il rischio è che lei ci creda veramente, soprattutto se si fida di te ciecamente, e non puoi mai sapere come reagirà alla consapevolezza (errata) di essere inferiore agli altri. Io reagii attaccandomi molto a lui, perchè pensavo che mi stesse facendo un favore a stare con me. Ho fatto un’enorme fatica quando ci siamo lasciati a riacquisire un po’ di fiducia in me stessa e di questo posso ringraziare solo i ragazzi che sono venuti dopo, in particolare quello che poi è diventato mio marito. Ho imparato da tutta questa storia ad amarmi di più e che se un rapporto inizia con una bugia (e non innocente se fai credere ad una ragazza di essere brutta e sfigata), non può che finire male. Infatti…

Puntata 8

La trama: un tuo amico, per far capire agli altri che stai soffrendo, pensa che può aiutarti pubblicando una tua poesia in cui scopri i tuoi sentimenti in forma anonima che tu però non volevi fosse pubblicata. In pochi capiscono che sei tu l’autrice, ma tu te la prendi lo stesso con quel tuo amico.

Ok, il tuo amico è stato scorretto, gli avevi detto di non pubblicare niente e lui invece l’ha fatto di nascosto. Poi però nella puntata 11 dici ad un ragazzo di andare via e lui fa come gli dici, ma tu volevi che restasse. Insomma bisogna essere veggenti con te, non si capisce mai cosa vuoi, a prescindere da quello che dici. E poi l’ha fatto a fin di bene e non ha pubblicato il tuo nome, quindi potevi sempre negare di essere l’autrice della poesia.

Mia esperienza: mi ero lasciata da pochi giorni dalla storia lunga con il bugiardo di cui vi ho parlato sopra ed avevo conosciuto un ragazzo tramite amici. Ci sono uscita qualche sera, semplicemente giravamo per pub e discoteche, un pizza e niente altro, ma mi resi conto che lui si era già fatto troppi film e mi vedeva già all’altare (avevo 20 anni…), anzi mi disse proprio che mi vedeva come “l’angelo del focolare ad accudire i suoi figli”. A parte che questa immagine di me associata a marmocchi urlanti e stoviglie da lavare, mi faceva più impressione di Arancia Meccanica, comunque mi sembrava che lui volesse correre troppo. Mi sentivo incastrata di nuovo in una storia potenzialmente importante, mentre io avevo bisogno di tempo per smaltire i postumi di quella vecchia e ricucire le ferite. Quindi sicuramente non era il momento giusto, poi capii che anche la persona non era la mia anima gemella. Dopo 3 o 4 giorni, il tempo materiale di conoscerlo un po’ e di rendermi conto che non eravamo sulla stessa lunghezza d’onda, infatti presi coraggio e gli dissi che secondo me stavamo correndo troppo (che tradotto voleva dire “mi stai troppo addosso, lasciami respirare!!”) e che io avevo bisogno di tempo prima di rituffarmi in un nuovo fidanzamento ufficiale. Non gli stavo dicendo che lo lasciavo, ma volevo solo fare tutto con più calma e che chissà, magari in futuro saremmo stati insieme, ma non c’era bisogno di farlo in modo così frettoloso e ossessivo. Non vi immaginereste mai come se la prese a male: mi urlò contro rabbioso (ma a quello c’ero abituata con il mio ex), mi offese nei modi peggiori, sembrava impazzito, totalmente un’altra persona da un momento all’altro. Il tutto nella via più trafficata di Siena. Infatti dopo mezz’ora già lo sapevano i miei amici (che mi hanno presa in giro per mesi) e mezza città. Ma non solo: scoprii in quel momento che sapevano anche nei minimi dettagli quello che ci eravamo detti nelle sere che siamo usciti insieme, compresi miei sentimenti e pensieri personali sulla storia con il mio ex finita da poco. Il tutto ingigantito e infarcito di qualche balla. Mi aveva messa a nudo e per una persona timida come me era un problema anche guardare in faccia i miei amici. Nei giorni seguenti si pentì e mi chiese scusa, cercò di rimediare ritrattando tutto con i miei amici, ma ormai il danno era fatto ed io avevo capito con che persona avevo a che fare e mi allontanai. Nonostante tutto restammo comunque amici, anche se in seguito lo vidi poche altre volte. Come vedi, Hannah, i sentimenti delle persone vengono in continuazione esposti in pubblica piazza, sia a fin di bene in forma anonima (come è successo a te) che per vendetta e in modo plateale (come è successo a me).

Puntata 11

La trama: il ragazzo che ti piace ci prova con te e tu prima sembri consenziente, poi lo respingi.

Penso che la frase precedente si commenti da sola. Se avesse continuato ignorando le tue proteste, sarebbe stata una violenza, invece ha fatto quello che gli hai urlato, è andato via. E senza capire perchè. Cara, hai problemi. Seri.

Mia esperienza: con il mio primo ragazzo litigavo spesso. Ogni volta lui mi scaricava sotto casa piangente. Io correvo a casa urlandogli di andare via, ma dentro di me speravo che lui mi seguisse per le scale e cercasse di fare pace. Mai successo. Ma il problema non era questo, sapevo che dopo quello che gli avevo detto era illogico che lui mi seguisse, anche se ci speravo sempre. A differenza tua, io capivo che i “vattene via” che nel mio cuore erano “non andartene”, per lui erano ovviamente “vattene via”. Quello che però capitava era che lui spariva fino al lunedì seguente: durante il weekend infatti andava in discoteca a divertirsi con gli amici per poi degnarsi di ritornare a chiedere scusa la settimana successiva, negando pure di essere uscito. Per anni gliel’ho permesso, avvicinandomi a lui sempre di più ogni volta che tornava e non credendo a chi cercava invece di aprirmi gli occhi. Un bel giorno si è svegliata la mia dignità, cosa che non pensavo neanche di avere, ho aperto gli occhi e finalmente ho capito che nessuno doveva permettersi di trattarmi così. Il giorno in cui l’ho detto a lui ci siamo lasciati definitivamente. E’ stata la mia fortuna. Ma non è il tuo caso, tu non stavi litigando e solo per un tuo disagio mentale (ripeto, hai problemi) hai urlato alla persona di cui eri innamorata di andare via senza dargli spiegazioni.

 

La mia interpretazione della trama delle singole puntate termina qui. Non sono una psicologa, parlo solo per esperienza dall’alto dei miei quasi 40 anni (ommamma l’ho scritto davvero???).

La puntata 12 penso che sia l’unica che potrebbe far scattare qualche istinto suicida in una persona debole, ma da qui al metterlo in pratica ne passa… Quindi dei 13 motivi per me ne rimane solo uno, grave, gravissimo, ma superabile con il supporto opportuno. E chi potrebbe darle supporto se non i suoi adorabili genitori??? Alzi la mano chi non ha invidiato Hannah per il suo splendido rapporto con i suoi genitori. Parliamo di genitori comprensivi, disponibili, protettivi, pronti a perdonarti se ne combini una, ad ascoltare i tuoi sfoghi ed aiutarti in tutto. Secondo me, se invece di andare a scuola a parlare con il professore, avesse parlato con i suoi genitori, a quest’ora non staremmo qui a piangerla.

Il problema vero è che questa ragazza ha mascherato una patologia mentale per anni che con il tempo si è aggravata, portandola al suicidio. E 12 delle 13 cassette per me sono solo scuse, non motivi.

E qui torniamo al target del telefilm: gli adolescenti. Io continuo a pensare che la produzione abbia sbagliato target e che questo errore possa generare gravi conseguenze. Non sono bacchettona, non metto la testa sotto la sabbia, ma proprio in considerazione del fatto che l’adolescenza è un’età difficile (oggi forse più di un tempo) in cui i ragazzi sono fragili ed assorbono con facilità dall’ambiente esterno idee e princìpi, ecco, non avrei indirizzato a loro una serie che a me sembra un “manuale per aspiranti adolescenti suicidi” con tanto di giustificazioni stupide e guida per tagliarsi le vene.

Che ne pensate di questa serie? Condividete il mio pensiero?

4 Responses to “13 Reasons Why… ma sono proprio 13 i motivi? – seconda parte”

  1. nella crosiglia ha detto:

    Condivido pienamente il tuo pensiero anche se , come ho già detto non ho visto la serie.
    Indubbiamente le tue storie farebbero comodo a i nostri registi attuali che impazzano per questi temi, allargando ancora di più il problema,forse esasperando le cose, e buttandoci pericolosamente incontro a persone deboli caratterialmente che possono procurarsi seri guai.
    Brava come sempre
    Bacio

    • Pamela ha detto:

      Hai centrato il problema cara Nella. Vi ho raccontato alcuni fatti del mio passato, che oggi mi fanno quasi sorridere (alcuni…) mentre quando li ho vissuti mi sembravano gravi. Nonostante questo sono ancora qui a raccontarli e come me, migliaia di ragazze della mia generazione che hanno subito cose ben peggiori.
      Un telefilm del genere, che in qualche modo “legittima” il suicidio per futili motivi, è dannoso per tutti gli adolescenti che si sa, sono fragili, ma di più per quelli con problemi. Come se non bastasse, non è chiaro che la protagonista abbia dei seri problemi perchè viene dipinta come una normale ragazza che viene spinta al suicidio dall’ambiente circostante, quando non è assolutamente così.
      Un bacio!

  2. Enza ha detto:

    Ciao Pam,

    penso che tu conosca abbastanza bene la mia posizione riguardo questa serie ed il confronto che abbiamo avuto nello scorso post ne è la prova.
    Anche io credo che, in fin dei conti l’unico, vero, grave motivo per il quale possa essere scattata l’intenzione di suicidarsi sia in definiva la violenza subita, nella piscina, dal ragazzo di cui ora non ricordo il nome. Che, come dici tu, poteva risolversi con l’aiuto degli splendidi genitori, nonchè dello psicologo della scuola che fu – poverino – a sua volta accusato per non esser stato abbastanza analitico nell’aiutarla a risolvere la faccenda.
    Che poi, diciamocelo, la violenza sessuale poteva essere benissimo evitata se invece di buttarsi nella vasca, visto l’aria che tirava, avesse fatto marcia indietro e se ne fosse tornata bellamente a casa.
    Insomma Hannah si sentiva circondata da mostri, non riusciva a vedere il bello di alcune azioni dei suoi amici, nè tantomeno riusciva a reagire con forza alle esperienza negative che le sono capitate e che l’avrebbero dovuta rendere più forte.

    Un bacio
    Enza

    • Pamela ha detto:

      Ciao Enza,
      anche io la penso come te, soprattutto sul fatto che anche la stessa violenza era evitabile, ma non ho voluto sbilanciarmi così tanto nel post perchè stiamo parlando pur sempre di una ragazzina adolescente che ha problemi mentali. Perchè solo una con problemi mentali non arriva a capire che restare da sola in piscina con un ragazzo può avere certe conseguenze, soprattutto dopo aver assistito pochi mesi prima alla stessa scena di violenza fra quello stesso ragazzo e una sua amica.
      Un bacio!

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Haul Florida

lunedì 7 Agosto 2017

Ciao a tutti,

come mi avete richiesto, pubblico un rapido post con tutto il mio bottino cosmetico del viaggio negli Usa di giugno.

Durante questo viaggio, non siamo stati molto fortunati con il meteo: alle Bahamas ha piovuto forte solo il primo giorno, ma il resto della settimana è stato comunque molto nuvoloso (ci siamo abbronzati lo stesso perchè il sole dei tropici passa anche attraverso le nuvole e la protezione 50), mentre in Florida abbiamo trovato temporali tutti i pomeriggi in tutto lo Stato. Sapevate che Tampa è la capitale mondiale dei fulmini? Io no prima di andarci, ma ora che ci sono stata vi confermo che è vero… E sapevate anche che nella costa della Florida che dà sul golfo del Messico non c’è niente da vedere se non qualche (tristissima) spiaggia? Se non lo sapevate, sapevatelo. E non fate il nostro errore di trascorrerci una settimana intera.

Questa premessa per dirvi che visto che pioveva e che altre attrazioni non ce n’erano, ci siamo fiondati in tutti gli outlet e centri commerciali che abbiamo trovato lungo il nostro cammino, dissanguando i nostri portafogli.

Nonostante tutto, ho cercato di essere brava, ma i danni sono stati inevitabili…

Mi sono fiondata sulle palette scontate. Ne ho prese di The Balm (brand reperibile anche da noi alla Gardenia, ma con dei prezzi molto più alti), Too Faced e, udite udite, Lorac. Finalmente insomma posso provare queste famigerate palette Lorac osannate da tutte. Considerando che il kit che vedete a sinistra che include palette occhi, mini mascara e eyeliner l’ho pagato meno di 4 dollari (circa 3,5 euro) e le altre palette Lorac non oltre i 10, capirete che è stato facile riempire la valigia. Ora ho abbastanza materiale per capire se è un brand che mi piace oppure se è sopravvalutato (cosa che ho sempre pensato in questi anni, ma non avendo mai provato niente non mi potevo esprimere).

Per quanto riguarda i prodotti labbra ho fatto scorta da MAC, sia negli outlet che in un negozio dentro un centro commerciale dove c’era il 3×2 sui rossetti. In foto manca un rossetto liquido preso all’aeroporto, che ho messo nel beauty dei viaggi che però non mi piace per niente come resa…

Ho preso uno dei famosi rossetti Lipstick Queen in un Nordstrom Rack, anche in questo caso ero curiosa di provarlo visto che ne sento parlare bene in ogni dove.

In più, dal momento che adoro i profumi dolci e tropicali, ho preso una confezione con 4 acque profumate della linea Pink di Victoria’s Secret. Ho usato per anni una di queste all over body mist e l’ho adorata!! In realtà la sto ancora usando visto che essendo 250 ml ed usandola solo come un normale profumo (nonostante siano acque per il corpo durano quasi tutta la giornata e io le uso al posto del profumo su abiti, collo e polsi), penso che mi finirà fra molto molto tempo ancora… Ma ho già pensato al ricambio! 

Quello che in foto non vedete è un kit natalizio con il mascara Lancôme per mia mamma (che mi ha ceduto volentieri un eyeliner a penna full size e due mini matite occhi che lei non usa) e un set da due testine cachemire Clarisonic comprate in un outlet a 28 euro (non ne posso più della testina delicate che in realtà è tutto tranne che delicata, provo queste e se anche queste non mi convincono, lo accantono definitivamente a favore di un nuovo oggettino di cui vi parlerò a breve…).

Questo è tutto. Penso di essere stata brava, anche se forse potevo limitarmi ancora di più con rossetti e palette… 

Voi che ne dite, ho fatto troppi acquisti o potevo osare di più? Conoscete i brand che ho comprato? Li avete mai provati?

A presto 

P.S. Mi sono appena accorta che oggi il blog festeggia 7 anni…  Avrei già pensato ad un regalino “alternativo” per voi che mi seguite… Vi interessa o preferite il classico giveaway/beauty adoption? Rispondete nei commenti!

6 Responses to “Haul Florida”

  1. nella crosiglia ha detto:

    Non uso molto i prodotti americani anche perchè le volte che vado o andavo in America i miei spazi di libertà dai concerti non mi permettevano di avere così tanto tempo libero. A volte cercavo una scuola di danza e mi allenavo un pochino prima della grande fatica del lavoro.
    Ho usato forse un prodotto Victoria Secret, ma non ricordo neppure quale, sicuramente acquistato senza pensarci troppo o perchè ne avevo bisogno.
    Per me non hai esagerato affatto. La città dei fulmini non è poi quel tanto di cui si parla e allora andiamao per novità
    Bacione afosissimo!

    • Pamela ha detto:

      Anche io comprai per caso l’acqua profumata Victoria’s Secret, penso che mi allettò il prezzo superscontato (mi sembra 2 o 3 dollari per 250 ml) e il profumo tropicale. Con il tempo mi è piaciuta così tanto che ancora non mi ha annoiata e in questo viaggio ho voluto comprare il kit con 4 profumi simili.
      La città dei fulmini… a saperlo prima!! 😛
      Un bacione!

  2. makeupnonsolo ha detto:

    Sto meditando cosa far acquistare a Riccardo visto che a fine agosto andrà a Detroit per lavoro. Vuoi farlo tornare a casa a mani vuote? Ovviamente no!
    Anche io volevo una palette di Lorac ma penso che mi butterò su quelle classiche e super osannate da tutte. Voglio provarle da tanto tempo!
    Il 3×2 sui rossetti Mac…ma come hai fatto a non uscire con tutti i rossetti??
    Sei stata bravissima, io non so quanto mi sarei contenuta…

    • Pamela ha detto:

      A mani vuote??? Giammai!! 😀
      Devo ancora provare le palette Lorac, in caso ti faccio sapere come sono. Io spero che la qualità sia elevata visto che a prezzo pieno non mi sembravano proprio low cost…
      Purtroppo il 3×2 era un po’ strano: dovevi comprare 2 rossetti qualsiasi a prezzo pieno e potevi sceglierne un terzo fra 5 selezionati da loro. Per fortuna uno interessante fra quei 5 c’era…

  3. Enza ha detto:

    Anche io adoro le fragranze tropicali di Pink by Victoria’s Secrets!
    Io veramente impazzisco per tutto lo scibile del brand Pink, poi la linea bauty ancora di più 😀

    Grazie delle info sulla Florida, sempre molto molto utili per chi adora viaggiare.

    Un bacio
    Enza

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13 Reasons Why… ma sono proprio 13 i motivi? – prima parte

lunedì 31 Luglio 2017

Ciao a tutti

il post di oggi stranamente tratterà un argomento serio. Volevo parlarvi di un telefilm molto dibattuto che ho visto recentemente e che spopola fra i giovani: il famoso 13 Reasons Why, una serie che affronta temi molto cruenti e purtroppo attuali, quali il bullismo, la violenza, il suicidio.

Vi dico già da ora che il post sarà parecchio lungo quindi verrà diviso in due parti e ci saranno spoiler, quindi se non lo avete ancora visto e non volete rovinarvi la sorpresa, vi consiglio di non leggere oltre la locandina del film. Ci vediamo al prossimo post, sicuramente più leggero e spiritoso di questo.

 

A tutti gli altri che sono rimasti, dedico un altro disclaimer: affronterò nel testo dei fatti miei personali di quando anche io ero adolescente e avevo problemi con il mondo intero (come tutti del resto!), per cui se anche non ve ne importasse niente, sappiate che faccio un enorme sforzo, essendo anche timida, a scrivere certe cose.

Partiamo dall’inizio: volevo abbandonare il telefilm dopo la prima mezz’ora.

Eh sì, perchè già dall’inizio si sa dove si andrà a parare: Hannah, la protagonista adolescente, si suicida e prima di farlo registra 13 audiocassette (anzi 13 lati, quindi 7 cassette) in cui spiega i motivi del suo gesto. Ogni cassetta è dedicata ad una persona in particolare e attraverso dei flashback vediamo cosa è successo.

Sapendo che erano comunque solo 13 puntate (ogni lato delle cassette è una puntata), ho deciso di sforzarmi ed arrivare alla fine per capire quali fossero i 13 gravissimi motivi (perchè tali devono essere per supporre che non ci sia più altra scelta che non togliersi la vita) che possono portare una ragazza che ha una vita normale, genitori che l’adorano e un bravo ragazzo come spasimante, ad un gesto estremo.

Quello che ho concluso dopo l’intera stagione è che la protagonista avesse seri problemi a livello psicologico, che fosse profondamente depressa e che il suo gesto fosse dettato più da quei problemi che non dai fatti che le sono successi negli anni della sua adolescenza (eh sì, perchè tutti i fatti si svolgono durante alcuni anni, non in un mese!!). A parte la dodicesima puntata, in cui succede l’unico vero fatto grave che può farmi capire il suo gesto, ma non giustificarlo.

Quindi se 13 Reasons Why voleva essere una serie sul suicidio, secondo me poteva iniziare e finire con la dodicesima puntata. Il resto è fuffa. Ma fuffa pericolosa, perchè stiamo parlando di una serie televisiva vista da milioni di adolescenti in tutto il mondo che possono sentirsi giustificati a buttarsi giù da un ponte se un compagno di classe gli fa un complimento troppo pesante.

Fino all’undicesima puntata infatti, neanche sommati fra loro gli undici motivi ne creavano uno valido a quantomeno giustificare o comprendere il suo gesto. Ve lo dimostro analizzando alcune tra le prime 11 puntate. Mi rivolgo direttamente alla protagonista, Hannah, paragonando anche le store delle singole puntate a fatti della mia adolescenza realmente accaduti. Considerate che sono sopravvissuta a tutto e sono qui a raccontarvelo.

Puntata 1

La trama: il “bello e dannato” della scuola che ti invita ad uscire (sbaglio o eri stata avvisata di lasciarlo perdere?) e oltre al primo bacio ti scatta anche una foto su uno scivolo (ovviamente da lui distribuita a tutti gli amici e non solo) in cui si intravedono le tue mutandine.

Non volevi che venisse sparsa in giro? Bene, diglielo subito, prendigli il telefono e cancellagliela. Ma no, invece ti rendi conto solo il giorno dopo che non volevi che la mandasse in giro quando ormai il danno era fatto… E comunque non mi sembra un gesto che possa “rovinare la reputazione di una ragazza”. E’ palese che sei vestita e non stai facendo niente di male. E se lui ci ha ricamato una bella storia sopra? Lui può dire quello che vuole, solo gli idioti come lui gli crederebbero. E se ancora ti dà fastidio, basta che vai a parlare con i tuoi genitori (con cui hai un rapporto idilliaco per essere una quindicenne, fattelo dire!) o un professore e lo denunci per lesione della privacy. Vedrai che non lo fa più.

Mia esperienza: quando avevo 20 anni mi sono lasciata con il mio primo ragazzo importante dopo una storia di diversi anni. Lui ha sparso voci su di me, raccontando alcuni fatti intimi e altri non veri, minando la mia reputazione in tutto (e non solo) il mio piccolo e chiacchierone paese. Quelle voci sono ovviamente arrivate anche ai miei genitori, che a volte le sapevano prima di me. Voi neanche immaginate la vergogna. Ma io sono sopravvissuta, e vi assicuro che almeno all’epoca non ero forte come adesso, anzi, ma non mi è mai e poi mai passato per la mente il suicidio. Semplicemente è bastato ignorare le risatine ed aspettare con pazienza… Poi è arrivato il grande amore e le voci sono diventate brusio fino a scomparire nella mia mente. A distanza di 20 anni ci sono ancora persone che credono a quelle voci, ma mi fanno pena perchè sono coloro che conoscono (o pensano di conoscere) solo un lato della medaglia.

Puntata 2

La trama: conosci una ragazza e un ragazzo che diventano i tuoi migliori (e forse unici) amici. Cominciate ad uscire sempre insieme, voi tre. Ad un certo punto loro si innamorano e provano a staccarsi dal gruppo per uscire da soli e vivere la loro storia. Ti offendi a morte perchè non te l’hanno detto prima (non sono affari loro???). La tua amica capisce che ce l’hai con lei e quando lui la lascia pensa che ci sia il tuo zampino per cui le scappa uno schiaffo mentre state litigando ferocemente.

Ti dispiace per l’amicizia tradita o perchè eri gelosa della loro storia? Perchè da come eri arrabbiata sembrava più la seconda… E comunque, come puoi colpevolizzare una ragazza che cercava di difendere la sua relazione, addirittura accusandola di essere uno dei motivi del tuo suicidio?

Mia esperienza: cara Hannah, vuoi sapere cosa significa un’amicizia tradita a 14 anni? Te lo spiego subito: ti fai delle amiche alle scuole elementari, ci continui ad uscire anche alle medie, poi arrivi alle superiori e le stesse ti girano le spalle per una sciacquetta che fa vedere loro il “mondo dei grandi e del divertimento” mentre tua mamma non ti manda neanche al cinema con loro in un paese vicino perchè faresti troppo tardi la sera e non potresti studiare. Tu non ti vuoi ribellare e così passi un anno chiusa in casa con tutta la classe che ti dà della secchiona. Non contente, quando ti vedono uscire un paio di volte con una nuova amica, ti fermano nella piazza del paese e ti accerchiano in 6 o 7 (la nuova amica intanto si è giustamente dileguata!) sputandoti addosso tutto il veleno che avevano dentro. Sputtanamento garantito. E sono ancora viva, pensa che alcune in seguito si sono pentite e le ho anche perdonate. Perdono, parola misteriosa per te, eh?

Puntata 3

La trama: viene fatta girare una lista di nomi di ragazze della scuola e ti ritrovi a vincere nella categoria “miglior sedere”.

E se ti uccidi perchè i ragazzi dicono che hai un bel sedere, cosa avresti fatto se fossi stata definita “peggior sedere”? Una strage? Certo, non è simpatico, ma invece di prendertela a male, visto che si trattava di uno scherzo, magari stupido, ma sempre uno scherzo, perchè non organizzavi insieme alle altre nominate (non eri sola!) una bella controlista? Oppure, ti ricordo che hai sempre i tuoi genitori amorevoli (averceli genitori come i tuoi!!!) da coinvolgere per farti difendere nelle sedi opportune!!

Mia esperienza: torniamo a quando avevo 12 anni. Alle medie, i ragazzi della mia classe erano molto ma molto fastidiosi, ma non per questo noi ragazze siamo tutte morte. Hai presente di che parlo? Tipo che ogni mese si mettevano d’accordo e ci provavano tutti insieme con una ragazza della classe. Arrivò anche il mio turno e mi scrissero una lettera che io, timida com’ero, non volevo neanche leggere. C’era scritto che mi avevano vista giocare a pallavolo e si erano tutti innamorati di me. Seguiva l’elenco dei loro nomi e io avrei dovuto sceglierne uno. Inutile dire che, anche se la tentazione era forte perchè fra loro c’era quello di cui ero cotta da anni, rimandai al mittente la lettera strappata perchè ero convinta (e lo sono tuttora) che fosse uno scherzo per prendermi in giro. Io ho reagito così allo scherzo. Un’altra mia compagna invece è stata meno fortunata: lei non era fisicamente bellissima (c’era di peggio, molto di peggio!!), ma il problema era che non si teneva per niente ed era trasandata. Non ha mai ricevuto la proposta di nessuno dei miei compagni che invece la prendevano in giro chiamandola con soprannomi che definire offensivi è dire poco. Lei era buonissima e non rispondeva quasi mai. All’epoca non si parlava di bullismo, ma c’era, eccome, e lei è stata una di quelle vittime silenziose. Cambiò classe, o forse si ritirò proprio da scuola, frequentò uno sbandato per anni che poteva essere quasi suo nonno dall’età e dopo qualche anno si fece suora. Di clausura. Magari era quello il suo destino, avrà sentito la vocazione, chissà. Io però continuo a pensare che tutto quell’accanimento l’ha portata su quella strada. Comunque, è ancora viva anche lei. E penso (spero) che sia felice.

Puntata 4

La trama: ti scattano una foto di nascosto mentre sei a casa e una tua amica ti sta baciando. Te ne accorgi e il giorno dopo vai dal fotografo e gli chiedi in malo modo di cancellare tutte le foto prendendolo anche in giro quando lui ti chiede di uscire. Per vendicarsi di come lo hai trattato, invia la foto a tutta la scuola, anche se non si capisce chi sono le due ragazze.

Ma che hai nella testa, le pigne?? Ma se lui ti scatta le foto, poi da gran timido trova il coraggio di chiederti di uscire, secondo te perchè lo fa? Perchè ti odia o perchè gli piaci??? E tu lo deridi?? Non lo ascolti?? Mettiamo il caso che fosse ossessionato da te, così facendo lo hai deluso moltissimo, ma l’ossessione in un adolescente resta, quindi la vendetta è la via più facile che si trova davanti. Comunque nessuno o quasi vi aveva riconosciute, quindi il problema non si pone. Al massimo potevi denunciarlo per stalking e violazione della privacy, a quel punto avresti rovinato tu a lui la vita…

Mia esperienza: torniamo al mio primo ragazzo. Dopo che ci siamo lasciati, ha iniziato a perseguitare me e la mia famiglia per mesi. Io avrei voluto restare amici, ma lui no, voleva che tornassimo insieme nonostante tutto quello che aveva detto in giro e che continuava a dire… Pensava forse che più mi perseguitava, più mi avrebbe convinta perchè ha iniziato a telefonare a me e alla mia famiglia su telefoni fissi e cellulari (che siamo stati costretti a cambiare), anche a mie amiche e in case in cui non abitavo più. Gli orari erano i più disparati: dal sabato notte alle 4 dalla discoteca (si sentiva la musica in lontananza), alla mattina alle 8 il giorno di capodanno, dopo 7/8 mesi che ci eravamo lasciati, quando io già stavo insieme ad un’altra persona. In più, faceva gli appostamenti sotto casa dei miei genitori che quando lo vedevano non erano affatto tranquilli, al punto che un giorno mia mamma non ce l’ha fatta più e dopo l’ennesimo pedinamento, quando se l’è trovato davanti, gli ha scaricato una raffica di insulti liberatori chiedendogli di lasciarci in pace. Sei libera di pensare che non abbia fatto bene, che queste cose si risolvono parlando civilmente, ma con certe persone ti assicuro che non è possibile, come in questo caso, mentre con altre persone è addirittura pericoloso (le tante donne uccise dall’ex che voleva solo parlare ne sono la prova). Da quel giorno, era passato quasi un anno da quando ci eravamo lasciati, le telefonate si sono diradate, ma sono finite del tutto solo quando l’allora fidanzato (attuale marito) lo ha chiamato per avvisarlo che se avesse continuato lo avremmo denunciato. Infatti io e la mia famiglia eravamo già pronti per andare in questura. Avevamo paura, sì, ma la paura non ci avrebbe mai portati a suicidarci, piuttosto a difenderci. A distanza di anni ho perdonato anche lui.

Puntata 5

La trama: la tua amica omosessuale che ti ha baciata, per difendersi dall’accusa di essere lei nella foto del bacio, dice in giro che una delle due ragazze eri tu (vero) e che in passato sei andata a letto con un ragazzo (non vero).

Ma davvero stiamo ancora parlando delle balle messe in giro da adolescenti?? In questo caso pure giustificate dalla paura di mostrarsi per come si è realmente?? Che mettere in giro voci non vere sia enormemente sbagliato è un punto fermo a qualsiasi età, ma prova a dirlo ad un/una sedicenne omosessuale che non vuole ancora fare outing: direbbe di tutto pur di non ammettere la sua omosessualità. Lasciala parlare, poi smetterà. Se ti pesa così tanto il giudizio degli altri, esci con il ragazzo che ti piace (e che era dispostissimo ad uscire con te) e fatti vedere in giro con lui. Vedrai che capiranno che sei etero (che poi cosa ci sia di male a non esserlo non lo capirò mai….). E per le voci sulla presunta relazione con l’altro ragazzo, fregatene o se non ci riesci, segui i consigli che ti ho dato all’inizio, nella puntata 1.

Mia esperienza: mi dispiace deludere i maschietti all’ascolto, ma non parlerò di baci fra me e un’altra ragazza perchè non ci sono mai stati. Piuttosto racconterò di cosa mi è successo durante una gita alle superiori, visto che nella mia classe abbondavano i bulli (anche ragazze) che non perdevano occasione per prenderti in giro. La loro compagnia non mi piaceva, per cui durante la gita feci amicizia e mi aggregai ad un gruppo di ragazze di un’altra scuola. Tra loro ce n’era una, capelli corti e con le treccine, senza ragazzo, fisico asciutto e un po’ mascolino, timida e taciturna, insomma la classica ragazza da usare come bersaglio. A me faceva tenerezza perchè era messa in disparte e presa in giro da tutti quindi mi sono un po’ avvicinata a lei (mi sono solo aggregata al suo gruppo nei 3 giorni di gita, ci ho scambiato due parole e ci siamo fatte qualche foto) e ovviamente i miei compagni colsero la palla al balzo dicendo che c’era qualcosa fra di noi. Vi dico solo che ero fidanzata da due anni con un ragazzo, quindi mi sembrava assurdo che la gente potesse anche solo pensare una cosa del genere!! Nonostante fossi molto stupita della cosa, lasciai parlare le male lingue senza replicare. Tornammo a casa, io non la vidi più e dopo qualche giorno i bulletti trovarono un nuovo argomento su cui ricamare sopra dimenticandosi di noi. A parte l’avermi rovinato la gita, non ho permesso che mi rovinassero altro, è bastato semplicemente ignorarle.

 

Fra qualche giorno pubblicherò il seguito con le mie considerazioni su altre puntate. Intanto mi farebbe piacere che mi diceste nei commenti cosa pensate di questa serie.

Avete visto 13 Reasons Why? Pensate anche voi che sia diseducativa e fuorviante oppure credete che gli adolescenti di oggi siano abbastanza maturi da capire che non ci si può suicidare per i futili motivi descritti nella serie (tranne lo stupro) e che lei aveva seri problemi psicologici (depressone, manie di persecuzione, egocentrismo…) che l’hanno portata a quel gesto?

7 Responses to “13 Reasons Why… ma sono proprio 13 i motivi? – prima parte”

  1. nella crosiglia ha detto:

    Non ho visto la serie mia cara , non le vedo quasi mai perchè perdo sempre qualche puntata o dimentico di registrarle.
    Le cose che narri sono al’ordine del giorno, se non peggio o con peggiori conclusioni.
    Ci sono animi forti che reagiscono nella maniera giusta ed altri che possono essere portati a gesti estremi anche se le cause possono sembrare di poco conto. Ma tutto dipende dal carattere e questo è un grande problema , la mi conclusione purtroppo è che tutto può succedere ed essere immerso nella realtà!
    Un grande abbraccio

    • Pamela ha detto:

      Ciao Nella,
      infatti hai ragione, dipende tutto dalle singole persone e da come reagiscono agli eventi della vita. Proprio per questo motivo secondo me l’approccio alla serie è sbagliato: è stata fatta passare per una serie da adolescenti, invece secondo me è solo dannosa per loro perchè un carattere debole, condizionabile o con problemi di fondo (ad esempio tendente alla depressione), vedendo una serie del genere potrebbe sentirsi giustificato a togliersi la vita.
      Un bacio! :-*

      P.S. Se non hai visto questa serie, non ti preoccupare, non ti sei persa niente!! 🙂

  2. Enza ha detto:

    Ciao cara,

    ho visto la serie e devo dire che, sebbene mi sia dispiaciuto per quello che possa essere accaduto alla protagonista (la scena del suicidio è stata troppo forte per me), anche io ho riflettuto sul fatto che le cause del suo suicidio non erano così significative.
    Durante la fase adolescenziale può facilmente capitare che accadano le cose che sono capitate ad Hannah. E poi con genitori così meravigliosi mi sono chiesta come poteva essere possibile che lei si sentisse così sola.
    Ho cercato una giustificazione. Quindi sono arrivata a credere che il disturbo maggiore di chi pensa al suicidio sia il sentirsi completamente soli e l’entrare in un loop in cui la vittima crede che tutti ce l’abbiano lei.
    Anche io sono stata vittima di episodi poco simpatici con i compagni di classe, soprattutto nelle medie. Ero piccola, magra, con l’apparecchio, gli occhiali spessi e i capelli a caschetto per nascondere le orecchie e sventola, ma non ero l’unica al mondo eh! Forse era quello che mi permetteva di non dare un peso tragico a tutta la faccenda. Non ero l’unica, altre come me venivano prese in giro e subivano scherzi.
    Ho subito i classici dispetti: soprannomi strani, avances fatte per essere derisa, spintoni che mi hanno provocato un bel bernoccolo sulla testa perchè sono stata sbattuta con tutto il corpo contro i portici di una via della città, mi spariva il berretto di lana in inverno, perchè me lo prendevano dalla testa.
    Sono anche stata presa in giro di ragazzi per i quali provavo interesse….
    E anche io ho avuto un fidanzato particolarmente psyco (!) e non per questo ho pensato di farla finita, ecco, grazie al fatto che poi genitori ed amicizie molto vicine hanno fatto si che potessi superare il problema.
    Be’ cose normali no? Si, sono assolutamente normali e ti dico che tutto sommato non mi dispiace averle vissute, perchè poi col tempo ho imparato che se dovevo emergere dalla massa mi sarei dovuta prendere un po’ più cura di me stessa e crearmi una personalità autentica.
    Poi col tempo le cose cambiano, si fanno nuovi incontri, nuove amicizie e divertenti esperienze e quello che si è vissuto prima sparisce dalla mente.
    Tuttavia ho anche pensato che gli adolescenti di oggi sono più fragili di quando lo eravamo noi, perchè i genitori di adesso sono, malgrado il lavoro che li rende poco presenti, più ansiosi, più nervosi ed anche più fragili come genitori.
    Io personalmente ritengo di avere avuto dei genitori molto forti, anche come ruolo all’interno della famiglia. Ora posso fare un resoconto e riconoscere davvero mio padre come padre a mia madre come madre. Due ruoli decisamente chiari e lampanti, a tal punto che nel caso avessi deciso di diventare madre, avrei voluto essere come mia madre nel modo più assoluto, Perchè sono quasi certa che mia madre abbia adottato un metodo efficace per crescere figli felici, con personalità decise, che sarebbero diventati adulti ragionevoli ed autonomi.
    Ed è anche per questo (ma non è l’unico motivo) che ho deciso di non avere figli: la situazione sociale, culturale, nonchè il fatto che non sia possibile dedicare molte ore della gornata alla propria creatura a causa del lavoro a tempo pieno, avrebbe compromesso il mio ruolo di madre. Ma questo è un altro discorso….
    Forse Hannah, come quasi tutti gli adolescenti del terzo millennio che sono abituati ad avere tutto, avrebbe voluto avere genitori ancora più genitori (sto ipotizzando eh!), proprio per la questione che i ragazzi sono oramai abituati a desiderare sempre di più….
    La storia di Hannah, come quelle di molti altri ragazzi che più o meno vivono le stesse esperienze, non mi è chiarissima, l’unica cosa che posso, o possiamo fare Pamela, e riflettere sulla base di quelle che sono state le nostre esperienze ed il contesto sociale in cui eravamo collocate e poi fare il confronto, trovare le similitudini e le diversità.

    Comunque la tua recensione la trovo bellissima, secondo me molte donne si trovano nel racconto che hai scritto tu 😉
    E non vedo l’ora di leggere il resto!

    Un abbraccio
    Enza

    • Pamela ha detto:

      Ciao Enza,
      hai espresso perfettamente quello che è il mio pensiero sulla serie, in modo più sintetico e chiaro di quanto non abbia fatto io nel post. Siamo proprio sulla stessa lunghezza d’onda!
      Anche se non l’ho scritto, è dispiaciuto anche a me che lei si sia suicidata, infatti è per questo che volevo smettere di vederlo dopo la prima puntata.
      I fatti capitati a lei sono molto più comuni di quello che si pensi e, anche se non è giusto, bisogna accettarli e reagire, proprio come abbiamo fatto noi.
      Secondo me lei non era sola, aveva i suoi splendidi genitori (averceli genitori così a quell’età), un ragazzo innamorato di lei e che lei ricambiava, amici che comunque cercavano di coinvolgerla. Tutte cose che io non avevo e come me immagino anche una buona parte degli adolescenti che ormai sono diventati adulti. Lei invece si sentiva sola quando non lo era, la causa non poteva che essere qualcosa che non andava dentro di lei, un forte disagio (per non dire malattia) a livello psicologico. Parliamo di patologie, non di fatti oggettivi.
      Il tuo racconto mi conferma che ne abbiamo vissute tante e forse ci sono capitate cose peggiori di quelle capitate ad Hannah, ma le abbiamo superate, come tutti (o quasi).
      Tu, come me, hai avuto una relazione diciamo “difficile”, ma hai avuto i tuoi genitori e i tuoi amici che ti sono stati vicino. Anche io ho avuto i miei genitori vicino, ma all’inizio li volevo allontanare perchè non gli credevo (piuttosto credevo al bugiardo con cui stavo…) mentre quando ho capito che avevano ragione purtroppo ero già in un’altra città all’università… Amici zero, genitori lontani. E indovina? Sono sopravvissuta 😀
      Anche io come te ho avuto dei genitori che mi hanno seguita molto, sono stati anche rigidi (ora si sono ammorbiditi…), avevo orari e regole ferree da rispettare ed ho sempre vissuto da piccola nel terrore di sgarrare e deluderli. Mia mamma non lavorava, mio padre per contro stava mesi fuori casa per lavoro. Per me però il fatto di lavorare e non poterli seguire costantemente non è il motivo principale per cui non voglio figli, è proprio una cosa che al momento non mi attira.
      Solo sull’ipotesi dei giovani di oggi più fragili, mi sento di dirti che secondo me non è esattamente così: l’adolescenza è una fase difficile della vita di ognuno e lo è sempre stata. 15 anni li abbiamo avuti tutti, noi, i nostri genitori, i nostri nonni, ecc. e, anche se all’epoca non ci avremmo mai creduto se ce l’avessero detto, li abbiamo superati ed oggi siamo qui a raccontare e ridere di quei problemi che ci sembravano insormontabili. Oggi, a differenza di 20 o 30 anni fa, i ragazzi hanno più strumenti a loro disposizione per comunicare, sono più tutelati a scuola contro atti di bullismo (mai sentito parlare di psicologi scolastici ai miei tempi), sono più autosufficienti (se i tuoi genitori lavorano, devi imparare presto a vivere in casa da solo) e potenzialmente in grado di gestire la loro vita. Che poi si trasformino in ragazzi viziati che hanno tutto e pretendono anche di più anzichè essere responsabilizzati, penso sia più un problema dei genitori che non li educano e non li seguono (ma concedimelo, la colpa non è quasi mai del lavoro a tempo pieno!!) e dei ragazzi che ne approfittano piuttosto che per l’ambiente in cui vivono.
      Ti ringrazio per il bel commento, se davvero molte donne si ritrovano in quello che ho scritto, allora le ore passate a vedere quel telefilm non sono state del tutto inutili!! 🙂
      Un bacio! :-*

      • Enza ha detto:

        Si! secondo me sono molte le donne che si sono ritrovate Pam! E come dici tu sono proprio quelle che, come noi, hanno subito ed affrontato le stesse vicende adolescenziali ed adesso, se discutessero di ciò, ne parlerebbero come una cosa “ovvia”, no?
        Siamo decisamente d’accordo sul fatto che la fase adolescenziale è praticamente uguale per tutti.
        Alla fine, credo che dall’alto delle nostre età, sia stato tuttavia interessante guardare questa serie perchè ci ha portato a riflettere ed a constatare che non siamo tutti uguali e non tutti affrontiamo le esperienze di vita allo stesso modo.
        Poi che Hanna fosse soggetta ad un forte disagio è assolutamente chiarissimo e spero proprio che sia un caso molto isolato fra gli adolescenti, altrimenti sarebbe molto preoccupante, cavoli!
        Come dici tu aveva un ragazzo innamorato di lei, leale e buono, che io “ma quando mai?!”, era caina, che io “ma quando mai!?” (ma avessero considerato il mio lato B, cavoli! ed invece non mi si filava nessuno… solo i pazzi…. rido :D) ed aveva amici anche maschi, che io non avevo perchè durante le superiori la mia classe era completamente femminile e sai che difficoltà ad interfacciarmi con i ragazzi? Terribile….
        Sarebbe curioso intervistare degli adolescenti di oggi che hanno visto la serie, sapere che cosa ne pensano e cercare di estrappolare delle riflessioni anche da parte loro…

        • Pamela ha detto:

          Purtroppo il disagio che ha Hannah è piuttosto mascherato agli occhi di un suo coetaneo che oggi vive le sue stesse esperienze. Avevo letto che all’estero ci sono stati parecchi problemi dopo la messa in onda della serie che è stata accusata da alcune associazioni di istigare al suicidio. Un adolescente labile come lei, dopo la visione del telefilm potrebbe essere indirizzato verso il suicidio, pensando che quello che sta passando lui è anche peggiore di quello che in realtà succede ad Hannah.
          Riguardo al lato B, a me non guardavano niente anche perchè ero fidanzata, ma l’avessero fatto di sicuro non mi sarebbe dispiaciuto!! 😀
          La scuola femminile per te deve essere stata una vera sofferenza: non oso immaginare orde di ragazzine adolescenti che se la prendono con una sola… Altro che bullismo!! Era proprio persecuzione!!
          Ho sentito diversi ragazzi giovani (non adolescenti ma giovani) ai quali è piaciuto il telefilm e che hanno capito e giustificato il suo gesto… Non capiscono che lei ha problemi, mi ripetono che è una ragazzina normale alla quale sono successi fatti orribili (????). E qui io rispondo che se quelli sono fatti orribili, io oggi dovrei essere morta almeno una decina di volte 😀 E’ per queste persone che è nata la mia preoccupazione e la volontà di scrivere qualcosa sul blog.

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Vuoti e pieni a perdere di marzo, aprile e maggio 2017 – seconda parte

mercoledì 26 Luglio 2017

Ciao a tutti,

torno a parlarvi dei prodotti che ho deciso di buttare via in questo periodo. La lista si allungherà a breve, anche grazie ai recenti acquisti americani (vi dico solo: palette Lorac a meno di 4$… se vi interessa faccio il post con gli acquisti).

Pieni a perdere

REVITALASH ADVANCED Eyelash Conditioner (1 ml)*: purtroppo ci sono alcuni step della mia beauty routine che puntualmente salto. La cura delle ciglia è una di quelle, nonostante in realtà ne abbia bisogno. Mi ero ripromessa di usare quotidianamente questo siero che promette di rinforzarle, ma dopo un paio di settimane la mia costanza è andata a farsi benedire. In seguito l’ho usato saltuariamente e qualcosa faceva, fino a qualche mese fa quando ho cercato di usare il poco prodotto che restava, ma gli occhi mi hanno bruciato per una giornata intera. Era vecchio e praticamente finito. In sintesi, per quello che ho visto, in realtà funziona, le ciglia si rinfoltiscono, ma non aspettatevi miracoli: non succede sicuramente quello che ho visto l’anno scorso al Cosmoprof, dove il titolare di un’azienda che produce un siero analogo, l’aveva usato su un occhio solo per un mese e si ritrovava ciglia a ventaglio… ma solo su quell’occhio!!  Era un po’ impressionante… mio marito è ancora scioccato!  Voto: 7

L’OCCITANE Regard Radieux Contorno occhi (10 ml): avrei voluto dirvi solo che era come l’acqua fresca, che metterlo o non metterlo era la stessa cosa, invece questo liquido trasparente mi faceva arrossare il contorno occhi e ci metteva una vita per asciugarsi. Non contento, mi faceva anche aumentare le occhiaie che io in genere non ho.  Non so perchè abbia resistito così tanto nel mio bagno. A mai più.  Voto: 2

NEVE Light Cover up (sample): usato un paio di volte, sembrava avessi il cemento cangiante in faccia.  Sì, era abbastanza coprente per essere in polvere, ma l’effetto finto era terrificante, soprattutto su una pelle tendente al secco come la mia. Ho buttato via quello che ne era rimasto. Voto: 3

CATRICE Ombretto Gilbert’s Grapefruit: vecchissimo ombretto, interessante dal punto di vista del prezzo, ma con un fall out spaventoso sia appena messo che durante la giornata. Il colore poi che nella cialda è rosa con riflessi ghiaccio, sulla mia palpebra è praticamente bianco freddo.  Inutile, vale esattamente quello che costa, cioè niente. Voto: 4

BALANCED GURU Face it off Cleanser (30 ml): non sono mai riuscita a farmi piacere del tutto questo prodotto. Sarà perchè in genere voglio un prodotto per struccare sia occhi che viso insieme mentre questo invece non è adatto agli occhi perchè brucia. L’utilizzo alternativo come olio per rimuovere i punti neri è anche valido, ma sono passati così tanti anni da quando l’ho aperto che ho deciso di buttarlo via perchè contiene molti oli ed è un prodotto naturale con pochi conservanti. Qui la mia recensione storica. Voto: 6

KIKO Luxurious Lashes Waterproof Mascara (12 ml): prima di finire il mascara Paese Cosmetics, ho deciso di scegliere il suo sostituto, quindi sono andata a recuperare i mascara ancora chiusi scoprendo di averne meno di quanto pensassi. Ho iniziato con questo mascara waterproof di Kiko. Devo ammettere che è davvero waterproof, ma a me onestamente non è piaciuto: inesistente sulle ciglia nonostante le numerose passate, ti accorgevi della sua presenza solo la sera quando lo struccavi che non andava via nemmeno con le cannonate. Usato una decina di volte e poi buttato via. Voto: 4

 

SEPHORA Mascara Renversant ultra black (9 ml): se con il mascara precedente pensavo di aver toccato il fondo, questo è riuscito nella difficile impresa di essere anche peggio.  I problemi principali che me l’hanno fatto abbandonare dopo 6 o 7 utilizzi sono due: il primo è che restava appiccicoso e non si asciugava mai, neanche dopo 12  ore (testato più volte…) e di conseguenza la sera mi trovavo sempre dei residui su palpebre e contorno occhi, il secondo è che mi colava negli occhi con conseguente appannamento e fastidio. Voto: 2

SALLY HANSEN Nail Polish Remover Pads (8 pezzi): purtroppo queste salviette levasmalto contengono molto acetone e le mie unghie se ne sono accorte!! In più, nonostante fossero chiuse singolarmente, si sono gonfiate leggermente e adesso non sono più molto efficaci… Non me l’aspettavo da un brand del genere che dopo appena due anni dall’acquisto, un prodotto sigillato sia da buttare via!!  Che peccato! Voto: 3

TOO FACED Lip insurance (4,46 gr): lo presi anni fa a Milano, ma non mi è mai piaciuto. Dovrebbe essere un primer labbra, ma secondo me non funziona bene e non ha niente a che vedere con lo Shadow Insurance, il primer occhi della stessa linea. Crea una patina e non ha un buon sapore. In più non mi sembra molto efficace, il rossetto regge poco di più ma se ne va a scagliette (forse è un problema dei rossetti che ho usato, ma da soli non lo fanno!). Non lo ricomprerò. Voto: 4

L’OCCITANE Latte corpo alla verbena (50 ml x2): purtroppo sebbene le creme fossero nuove, avevano iniziato a puzzare. Forse contengono molti oli e a distanza di qualche anno si sono deteriorate pur tenendole chiuse. Voto: 3

ASTRA Soul color n. 03: ecco dov’era!! Trovato in un cassetto (sotto il naso ovviamente…) e subito cestinato. Era terribile all’epoca, adesso sarà un disastro!! Costa poco e vale meno!  Voto: 3

Stavolta ho proprio odiato alcuni prodotti, ne è un sintomo il fatto che li abbia abbandonati per tanto tempo senza utilizzarli.

Abbiamo prodotti in comune? Vi sembra che stia guarendo dall’ossessione che mi impedisce di buttare via makeup vecchio “perchè magari un giorno potrei usarlo di nuovo”? Volete sapere quante e quali palette Lorac ho comprato negli States (così capite che invece resterò per sempre un’accumulatrice seriale…)?

* I prodotti con l’asterisco mi sono stati gentilmente offerti dall’azienda per testarli. La mia opinione a riguardo è sincera e rispecchia l’esperienza che ho avuto con il prodotto. Non ho ricevuto alcun compenso nè sono stata obbligata a parlare del prodotto.

5 Responses to “Vuoti e pieni a perdere di marzo, aprile e maggio 2017 – seconda parte”

  1. nella crosiglia ha detto:

    Quante cose trovate , criticate nel bene e nel male ….in questo periodo tra diagnosi errate, cure da ricominciare, non ho neppure il tempo di lavarmi il viso..una confusione totale e tutto da ricominciare.
    Leggo ma non registro quello che mi si propone, ho solo il tempo di ordinare le mie nuove visite e ricominciare tutto da zero.
    Perdonami mia cara, ma so che mi capirai
    un bacio grande

  2. Sakura ha detto:

    Cara a me interessa parecchio vedere i tuoi acquisti USA; certo rosicherò un po’, ma sono curiosa 🙂
    I mascara Kiko non mi hanno mai convinta, se devo prendere un mascara low cost preferisco Essence, ma con qualche euro in più ho preso di recente il Lash sensational di Maybelline e mi sta piacendo un sacco, più di mscara ben più costosi! Uh i Soul color di Astra li avevo rimossi, io ne avevo uno color petrolio, una ciofeca vera e propria!

    • Pamela ha detto:

      Ciao Sakura!!
      Allora fra poco vi aspetta un breve post haul (non ho comprato molto, ma ho delle chicche difficili da trovare qui).
      Non mi ero trovata malissimo con un mascara top coat Kiko, ma questo era davvero terribile!! E poi non è mica tanto low cost come Essence… In passato avevo provato dei mascara Maybelline, ma penso che la resa dipenda molto dal singolo pezzo: due mascara identici, cambiava solo il colore, uno l’ho amato, l’altro odiato. 😀
      I soul color di Astra facevano impazzire il web, io li ho detestati dal primo momento, ma ero una mosca bianca… Adesso ho capito che non ero sola 😉
      Un bacio!

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Vuoti e pieni a perdere di marzo, aprile e maggio 2017 – prima parte

martedì 11 Luglio 2017

Ciao a tutti,

a volte ritorno. So che è passato tanto tempo dall’ultimo post, ma mi si sono accavallate un sacco di attività e viaggi, tra cui la mia vacanza in Florida e Bahamas e relativi preparativi… Capite quindi che la mia assenza è giustificata da validissimi motivi! In genere con l’estate riesco a tornare in carreggiata e scrivere con più calma e costanza, spero che anche quest’anno sia così!

Oggi vi annoio con i miei prodotti finiti. Per correttezza vi dico che su alcuni mi ha dato una grossa mano mio marito (eh sì, ogni tanto aiuta…).

Vuoti a perdere

SCENIC MILANO Shampoo Ricostruzione per capelli danneggiati (500 ml): questa confezione gigante di shampoo proviene da un negozietto di prodotti specifici per parrucchieri ed estetiste dove diversi anni fa mi rifornivo soprattutto di prodotti per la ricostruzione unghie. Dopo aver devastato i miei capelli con diversi trattamenti liscianti alla cheratina (leggete i miei vecchi articoli qui e qui se ve li siete persi), avevo deciso di stare lontano dai parrucchieri per un bel po’ e dedicarmi al fai da te. La commessa del negozio mi consigliò questo shampoo, ma come tutti gli shampoo venduti ed utilizzati dai parrucchieri era piuttosto aggressivo. L’ho usato per un po’, ma non notando miglioramenti l’ho accantonato. L’ho ripreso in mano e stavo per buttarlo quando mio marito si è offerto di usarlo. L’ho riprovato un paio di volte anche io e mi faceva venire prurito e forfora, anche alternato ad altri shampoo più delicati. Per fortuna l’ha finito mio marito che non si è trovato male… Voto: 4

ESSENCE Nail Polish Remover alla fragola e vaniglia (150 ml): ho finito questo solvente Essence perchè fino a due mesi fa ero convinta di avere solo lui in casa. Quando poi mi sono accorta di averne anche uno Kiko, avevo pensato di buttarlo, ma ormai era quasi finito, quindi mi sono affrettata a farlo fuori (ragionamento illogico, lo so, ma che ci posso fare se non sono normale?). Non gli ho trovato un pregio: dal primo giorno che l’ho preso ha puzzato di marcio, non toglieva facilmente lo smalto, ma soprattutto ne serviva così tanto e dovevo strofinare così forte che ogni volta mi massacravo le unghie per mesi. L’ultima volta mi ha così seccato la pelle che mi si sono anche cancellate le impronte digitali di indice e pollice per due settimane. Non valeva neanche gli spiccioli spesi per comprarlo. Voto: 2

DOVE Essential Care Trattamento Rinforza & Protegge (200 ml): ottimo prodotto che risale a qualche anno fa. L’avevo snobbato perchè si tratta di una marca da grande distribuzione e dopo averlo comprato mi è rimasto anni chiuso in un cassetto. Gli preferivo altri prodotti più professionali, ma adesso che è finito mi sono resa conto che era veramente buono. Non so se esiste ancora, ma se lo trovate al supermercato non fatevelo scappare: ammorbidisce i capelli, li idrata senza ungerli o appesantirli e li districa anche. In più costa pochissimo. Io lo usavo prima della piega a capelli bagnati e l’unico difetto che gli posso trovare è che il profumo era un po’ troppo “classico”, da shampoo di altri tempi. Voto: 8

DR ORGANIC Rose Otto Body scrub (200 ml): ho un rapporto di amore-odio con tutti gli scrub e questo non fa differenza. Li comprerei tutti (infatti ne ho diversi) ma poi non li uso e stanno lì ad invecchiare… Non so da quanti anni fosse nella mia doccia questo di Dr Organic, al punto che ho dovuto fermare mio marito che appena ha visto che era finito, stava stappando una bottiglia di champagne e buttando via la confezione… Non era malissimo, ma mi sono affrettata a finirlo perchè era davvero tanto vecchio. I pro: buon profumo (se vi piace la rosa), alta idratazione, delicatezza (i granelli erano davvero minuscoli…). I contro: delicatezza (eh sì, è un contro per chi cerca uno scrub “strong”). Ma il difetto più grande di questo scrub è la confezione che è sebbene sia in tubo risulta difficile da utilizzare perchè scivola via con facilità. Voto: 6

Paese Cosmetics Adore Volume Lash Mascara (13 ml)*: ne ho ampiamente parlato qui. L’ho amato e mi è durato moltissimo. Ora non sto trovando alcun sostituto valido…

VEGAN ESSENCE Tonico viso (150 ml)*: ne parlerò a breve, insieme allo struccante abbinato.

CORPO & GESTI Acqua micellare (250 ml): comprata a sconto al supermercato, non mi ha convinta. Non brucia gli occhi ma è troppo delicata e puzza di fiori marci. Ho fatto una fatica a finirla… Voto: 5

NUXE Latte Struccante Comfort Ai Petali Di Rosa (200 ml): non amo struccarmi con il latte detergente, preferisco in genere l’acqua micellare. Per questo motivo non ho dato tanto peso al latte detergente Nuxe, invece mi ha sorpresa. Intanto non brucia gli occhi ed è fondamentale per me. Poi strucca abbastanza bene. Però secondo me è più adatto ad essere utilizzato la mattina come detergente in abbinamento al Clarisonic o altri sistemi di pulizia (di cui vi parlerò…). E’ davvero delicato, come il suo profumo, e dura tantissimo. Non trovo più la confezione, forse qualcuno l’avrà buttata via prima che riuscissi a fotografarla… Deve essere stato il gatto…  Voto: 8

WELEDA Olio trattante all’olivello spinoso (10 ml): ho finito un’altra minitaglia di questo olio di cui vi avevo già parlato. Confermo che mi piace sebbene nutra ancora una certa diffidenza verso tutti gli oli corpo… Voto: 7

WELEDA olio cellulite alla betulla (10 ml): a differenza del precedente, ho usato quest’olio solo sulla pancia dove ho un filo di cellulite e mi è piaciuto parecchio!!  Considerato che ero partita dal concetto che di sicuro non avrebbe funzionato, ho notato un leggero rassodamento e una riduzione della pelle a buccia d’arancia. Ovviamente senza dieta nè attività fisica è un normale olio idratante. Voto: 8

ASCET Shampoo argan (250 ml)*: ne avevo parlato qui. Confermo che è ottimo. Voto: 9

MAC Studio Sculpt Foundation colore NC 37 (40 ml): io l’ho iniziato, mia mamma l’ha finito. L’ho usato qualche volta ma mi occludeva i pori e mi faceva venire dei simpatici brufoloni. Mia mamma invece l’ha apprezzato molto: lei ha una pelle matura e in genere usa solo prodotti di alta profumeria tipo Dior e Chanel (le ho fatto provare una crema Dr Organic alla rosa e nonostante le sia piaciuta, l’ha messa da parte per l’estate perchè la trova molto leggera!!). Oltretutto il colore era perfetto per lei mentre io lo trovavo un po’ troppo scuro. Tutto ciò a dimostrazione del fatto che il makeup è spesso molto soggettivo. Voto: 4 (per me) 8 (per mia mamma)

SEPHORA Cotton fioc correttori makeup (30 pz): non conoscevo questo tipo di prodotto fino all’anno scorso quando trovai per caso una confezione vicino alla cassa di Sephora. Oggi li trovo indispensabili per correggere gli errori senza distruggere il resto del trucco: in particolare mi aiuta quando mi ficco il mascara nell’occhio e sporco anche la palpebra, oppure quando sbava il kajal o anche per aggiustare il rossetto applicato male. Ne ho già altri 3/4 di scorta comprati a saldo. Voto: 9

KIKO Cleansing tone & milk (200 ml): sarebbe un prodotto perfetto, se solo non bruciasse gli occhi da morire!! In realtà nella confezione è specificato che è un latte detergente per il viso e non fa riferimento agli occhi, ma io lo usavo come struccante e ogni volta dovevo serrare le palpebre per evitare l’inferno!!  Gli ho dato una seconda vita quando ho deciso di non usarlo più come struccante ma la mattina insieme al Clarisonic: in questo caso è davvero fenomenale!! Voto: 7

HERBORIST Crema da giorno rivitalizzante e rassodante (15 gr): faceva parte di un set di minitaglie insieme a due maschere (una bianca e una nera) e un contorno occhi. Aveva una consistenza piuttosto fluida e gelatinosa, ma era abbastanza idratante e aveva un buon profumo floreale. Alla fine però non so se la comprerei in full size, non mi ha convinta del tutto anche visto il prezzo… Voto: 6

SEPHORA matita occhi nera: era diventata troppo corta per essere utilizzata. Non funzionava molto nella rima interna e purtroppo era l’uso per la quale l’avevo comprata. Meglio la sua versione waterproof, ma non sono kajal, sarebbero più adatte per essere usate all’esterno dell’occhio e sfumate. Voto: 5

E questo è tutto. Nei prossimi giorni arriveranno anche i prodotti buttati via. Non voglio annoiarvi troppo tutto insieme. 

Abbiamo prodotti in comune? Condividete le mie impressioni? Vi sono mancata in queste lunghe settimane di assenza?

* I prodotti con l’asterisco mi sono stati gentilmente offerti dall’azienda per testarli. La mia opinione a riguardo è sincera e rispecchia l’esperienza che ho avuto con il prodotto. Non ho ricevuto alcun compenso nè sono stata obbligata a parlare del prodotto.

4 Responses to “Vuoti e pieni a perdere di marzo, aprile e maggio 2017 – prima parte”

  1. nella crosiglia ha detto:

    Quante meraviglie, e cosa non si dovrebbe scegliere..sono veramente in imbarazzo io tra pillole e altro mi sento proprio esclusa in questo momento..ma sei sempre stupenda..grazie
    Bacione

  2. Sakura ha detto:

    Anch’io ho odiato quel solvente Essence, a ripensarci mi torna in mente l’orribile odore che aveva X_X
    Invece quei cotton fioc di Sephora mi incuriosiscono, io in genere li uso normali con un po’ d’acqua o applicandoci dell’acqua micellare/latte detergente, ma trovarli belli pronti mi tornerebbe utile ^^

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